Pisa-Lecce: le pagelle. Bogliacino assente, cuore Amodio

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Miccoli Lecce PisaPisa – Ed ora sotto con i playoff. Il Pisa regola con un 1-0 il Lecce e fa svanire le ultime e remote speranze di promozione diretta della compagine salentina. Allo stadio “Arena Garibaldi” un Pisa accorto, operaio e velocissimo nelle azioni offensive s’impone grazie ad una partenza a razzo coronata dal gol di testa di Giovinco al 12’, colpevolmente lasciato libero dalla retroguardia salentina. La reazione del Lecce non è stata propriamente furiosa e i ragazzi di Lerda, salvo un colpo di testa di Amodio ben controllato da Provedel e un contropiede sfruttato male da Miccoli e Doumbia, non hanno prodotto tantissime palle gol e hanno chiuso il primo tempo in svantaggio. La ripresa, cominciata bene anche grazie all’ingresso di Bellazzini, non ha portato all’insperato pari, fallito clamorosamente da Miccoli (poi sostituito da Zigoni), ed alla lunga il Pisa, invece che soffrire maggiormente, ha preso le misure al Lecce, incapace di rendersi pericoloso. La sconfitta in terra pisana condanna il Lecce ai playoff, ma siamo sicuri che la truppa di Franco Lerda abbia già preparato nel miglior modo quest’eventualità, tutt’altro che remota alla vigilia.

Caglioni 5,5: L’avvio è segnato dall’errore sull’uscita alta al 9′, non sfruttato da Napoli. Si riscatta parzialmente dopo un minuto, sempre sull’esterno scuola Inter. Nella ripresa è chiamato alla parata meno volte: risponde bene alla zuccata di Rozzio

Sales 4,5: Napoli e Giovinco gli fanno girare spesso la testa; dalle sue parti il Pisa martella il Lecce e il terzino di Sanarica gioca col freno a mano tirato. Nel secondo tempo la pressione pisana s’allenta, lui può tirare un sospiro di sollievo, ma l’aiuto che riesce a dare alle azioni offensive rimane basso. Tenta di ribaltare il suo match con un velleitario tiro da fuori ma il suo tiro finisce alle stelle.

Vinetot 5,5: Oggi è chiamato al difficile lavoro di copertura sull’insidioso Rachid Arma, punto di riferimento di ogni azione pisana. Da brividi un errore al 32′ quando serve involontariamente palla a Giovinco. Non trasmette quella sicurezza vista in altre occasioni, ma non affonda quasi mai, neanche nel momento di massima intensità neroazzurra nella prima frazione di gioco.

Martinez 6:Il gol di Giovinco, seppur caratterizzato da un perfetto tempismo da parte della brevilinea punta pisana, è un suo errore di posizione. La difesa del Lecce soffre nelle mischie e l’aggressività neroazzurra, specialmente in avvio, imbambola la retroguardia leccese. Nel secondo tempo il “Tuma” cerca di tornare a giganteggiare ed i risultati gli danno ragione: Giovinco viene contenuto con maggiore efficacia e le pochissime occasioni pisane nascono soltanto da calci piazzati.

Diniz 6: Il jolly difensivo del Lecce si disimpegna senza grosse sofferenze anche sulla fascia sinistra. I giallorossi non soffrono quasi mai dalle sue parti, con il brasiliano ex Livorno che tampona come può quasi sempre. Si fa vedere anche in fase offensiva, specialmente sui calci piazzati alti, ma non va al di là della confusione che genera nei 16 metri neroazzurri.

(80′ Rullo SV: Entra per dare maggiore qualità alla propulsione offensiva, ma la palla clamorosamente persa all’83’ è l’effigie di una partita difficile ed infausta per i colori giallorossi. )

Amodio 6,5: Leggermente più lucido del compagno di reparto Romeo Papini. Alla solita sostanza e combattività a metà campo affianca una sapiente gestione dei tocchi offensivi. Da solo lotta come un leone nel traffico del centrocampo ed è l’ultimo a mollare. L’assenza di Papini nella prima partita dei playoff gli consegnerà le chiavi del centrocampo: il Lecce ha bisogno del miglior Amodio nei momenti thrilling delle partite secche del post season

Papini 5: È costretto a tanta corsa, imballato nel buon palleggio della mediana pisana, lucidissima nei primi 45′. La voglia di interrompere e spezzare ogni manovra avversaria lo porta a collezionare il giallo che gli impedirà di partecipare al primo “dentro o fuori” del playoff. La sua sarà un’assenza pesante per il centrocampo giallorosso.

Doumbia 5: Lerda lo dirotta a destra per lasciare l’out sinistro a Beretta; il Pisa, specialmente nel primo tempo, attacca e riesce velocemente a chiudersi a riccio, non lasciando gli ampi spazi che l’attaccante francese predilige. Alla mezz’ora va a sinistra, ma sfrutta male un contropiede al 44′. 

Bogliacino 4: Svaria tra il centro e la parte destra della trequarti offensiva, ma il risultato non cambia: l’uruguagio non si vede quasi mai e la sua partita è poco più di una comparsata. Pochi palloni toccati e tasso di passaggi andati a buon fine decisamente basso. Giusto il cambio, operato al riposo, con Bellazzini.

(46′ Bellazzini 6: L’approccio alla gara è quello giusto. Con l’ex Cittadella in campo le palle al centro aumentano, come anche le preoccupazioni per la difesa pisana chiamata al raddoppio anche sulla fascia destra. Ci mette tanta voglia e un buon piede, ma la sua partita si può sintetizzare con un “vorrei ma non posso” causato dalla stoica difesa pisana.)

Beretta 5,5: Il suo moto perpetuo questa volta non basta a scardinare i meccanismi difensivi neroazzurri. Svaria attraverso tutte le porzioni di campo della trequarti offensiva, ma soffre tantissimo la doppia e tripla marcatura degli uomini di Menichini, iniziata da capitan Favasuli e continuata dal duo Sampietro-Parfait, sempre intento a togliere spazio vitale alle idee dell’ex Pavia.

Miccoli 5.Tiene troppo la palla tra i piedi al 44′, tentando anche un difficile dribbling su Provedel, e spreca una nitida occasione da rete. Ancor più clamoroso è l’errore al  50′, quando il capitano spara alto dalla linea dell’area piccola (anche a causa di un rimbalzo beffardo). Non segna da un mese, cerca come sempre di caricarsi sulle spalle il peso della squadra, ma non è giornata per lui.

(56’ Zigoni 5: Entra per dare maggiore profondità alle manovre leccesi, ma si trova a scalare l’Everest ogniqualvolta si trova a sgomitare in mezzo alla coppia centrale pisana formata da Kosnic e Rozzio, e spesso aiutata dall’interessante difensore centrale – oggi adattato a destra- Goldaniga. Non riesce mai a pungere dalle parti di Provedel.)

All. Lerda 5,5: Ai posteri è facile criticare e giudicare gli eventuali errori di formazione, soprattutto dopo una sconfitta bruciante che spegne le ultime speranze di promozione diretta del Lecce. Ha gli uomini limitati, e l’unica scelta che gli si può contestare è quella di uno spento e abulico Mariano Bogliacino lanciato fin dal 1’. Giusta la sostituzione di Miccoli: trattenere in campo anche il capitano, decisamente in difficoltà, assieme a Zigoni avrebbe inesorabilmente ridotto lo schieramento del Lecce in due tronconi separati e facilmente domabili da un Pisa cortissimo ed efficiente sul piano fisico.

Gli avversari: Pisa

Provedel 6

Goldaniga 7

Rozzio 6,5

Kosnic 6,5

Sabato 6

Sampietro 6

Parfait 6,5

Favasuli 7

Giovinco 7,5

(74′ Bollino 6,5)

Arma 5,5

(90′ Forte SV)

Napoli 6,5

(86′ Martella SV)

All. Menichini 7

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