Amministrative 2014 – Quattro chiacchiere con i candidati: Andrea Poso e Crocefisso Dell’Atti

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Poso DellAtti

Campi Salentina (Le) – Sotto la nostra lente di ingrandimento, Andrea Poso e Crocefisso Dell’Atti candidati rispettivamente con “Ripartiamo da Campi”“Grande Campi”.

La prima domanda è ormai di prassi in questo spazio: chiediamo ai due candidati di raccontarsi ai nostri lettori. 

A. Poso: “Ho 43 anni, è da un po’ di tempo che sentivo il desiderio di avvicinarmi al mondo della politica locale, perché sono convinto che ogni cittadino deve sentirsi in dovere di dare un contributo personale per la crescita del paese. Faccio l’architetto da circa tredici anni, professione che svolgo con totale passione; questo lavoro mi porta spesso ad analizzare gli individui che di volta in volta mi trovo di fronte, di loro mi piace conoscere le abitudini, le attitudini perfino i gusti musicali, ciò mi porta a creare un profilo guida che mi porta a pensare spazi abitativi “cuciti su misura”. Per questo sono convinto che anche in politica valga lo stesso concetto, ascoltare la gente è fondamentale, cercare di capire il problema o lo status di ogni singolo cittadino è assolutamente importante per delineare un quadro sociale ben più ampio dove ogni criticità possa essere affrontata in maniera verosimile. Avere dei dati di partenza reali significa poter progettare in maniera serena ed equilibrata.”

C. Dell’Atti: “Ho  44 anni, sposato e padre di due splendide ragazzine. Sono un ragioniere commercialista e contribuisco anche alla gestione delle piccole imprese di famiglia.”

Quali sono i motivi che vi hanno spinto ad accettare la proposta di far parte delle vostre rispettive coalizioni.

A. Poso: “È stata una scelta maturata nel tempo. Ho sempre avuto questa voglia di partecipazione attiva agli eventi sociali e culturali della città. Già in passato ho avuto modo di collaborare con il comune per l’organizzazione di importanti eventi a carattere culturale, queste esperienze mi hanno fatto capire che il risultato finale di un successo si può avere solo ed esclusivamente con una solida collaborazione tra l’amministrazione ed i cittadini, concetto questo che mi ha motivato fortemente. La possibilità di poter dare un contributo personale alla collettività, insieme alla gente, i gruppi di quartiere e le associazioni presenti nella città, e quindi non rimanere solo uno spettatore.”

C. Dell’Atti: “Ho fatto mio un pensiero di Ghandi che racchiude nella sostanza la scelta della mia candidatura nella coalizione Grande Campi, che recita: ‘Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio, se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince’. La mia è stata una scelta appunto difficile e coraggiosa! Ho sempre sostenuto che quando si parla di elezioni amministrative occorre andare oltre gli steccati ideologici e quindi, forte e consapevole della mia identità politica mi sono messo a disposizione per cercare di dare il mio contributo per cercare di costruire una Grande Campi sposando in pieno il progetto de ‘La Rivoluzione delle Idee’ che mi ha fatto sentire più a sinistra di quanto si possa pensare. Quando poi alla guida di questa rivoluzione c’è una persona che ha la giusta autorevolezza per farlo, la condivisione del progetto è stata totale”.

Cinque idee per cambiare Campi

A. Poso: “Dare maggiore risalto al nostro centro storico, attraverso un attento recupero dei beni storico-monumentali pubblici e privati, cercando di regolamentare e disciplinare l’accesso ad incentivi per i lavori di manutenzione e restauro delle facciate degli immobili confinanti con le vie pubbliche nel centro storico della città.Ciò significa riqualificare il tessuto urbano dei nuclei antichi, per migliorare la vivibilità dei luoghi storici della città e potenziare il livello di accoglienza.  Recuperare dal degrado immobili che costituiscono significativa memoria storica della città e della comunità.Salvaguardare gli aspetti architettonici tipici dell’architettura e della tradizione locale.Conservare il volto originario e gli aspetti più genuini dell’edificato garantendo un miglior ambiente di vita per i cittadini. Pensare di migliorare il nostro bellissimo centro storico per far sì che nuove attività commerciali insieme ad attività di tipo turistico-ricettivo possano nascere e, insieme ad altri elementi fondamentali come le  bellezze storiche ed artistiche di cui il nostro paese è ricco, attuare una vera e propria azione di marketing turistico territoriale. Cercare di creare uno sportello di consulenza ad hoc con esperti del settore finanziario, dove non solo le aziende ma anche i liberi cittadini possano chiedere un consulto gratuito per la creazione di nuove attività, quindi pensare a dei buoni margini di crescita del nostro paese sia dal punto di vista sociale sia economico. Ovviamente non bisogna guardare solo il nostro centro storico, ma bisogna cercare di sfruttare al meglio anche le periferie, per renderle parte integrante della bellezza del paese.Un altro punto a cui tengo in modo particolare è la riqualificazione delle aree verdi, poste sia all’interno del centro urbano, sia nelle zone periferiche che versano in stato di completo abbandono; si potrebbe pensare di attrezzare tali aree con una vera e propria azione di re-inverdimento con nuove piantumazioni, piste ciclabili, percorsi salutari e per lo sport, spazi gioco per i nostri piccoli, percorsi per passeggiate, zone di sosta e riposo per tutti e spazi attrezzati a dog-park. In questo contesto si potrebbero collocare dei punti di distribuzione di acqua potabile depurata e sterilizzata le cosiddette ‘Case dell’Acqua’ che sono un buon esempio di come è possibile proporre un servizio di qualità al cittadino, senza gravare in termini economici e in impegno di personale sulle Amministrazioni Pubbliche e di conseguenza sul cittadino.”

C. Dell’Atti: ”In questi ultimi cinque anni non è stata creata né tantomeno pensata nessuna condizione di sviluppo, anzi hanno fatto sì che si perdessero delle occasioni irripetibili per questo paese! Non si sono create le condizioni affinché le aziende investissero nel nostro territorio, per questo motivo uno dei punti del nostro programma sarà dedicato a cercare di rendere appetibile l’investimento nel nostro territorio attraverso una modulazione del prezzo al mq delle aree artigianali in proporzione alla capacità occupazionale dell’impresa che vorrebbe investire: più posti di lavoro assicuri più si abbasserà il costo delle aree. Creeremo le condizioni affinché l’ente fiera e della città del libro diventino organismi di traino dell’economia locale. Il nostro progetto  vuole rilanciare e valorizzare le nostre risorse agricole. Si creerà una Public Company, società formata da nostri concittadini proprietari dei terreni i quali conferiranno all’impresa i diritti di lavorazione e raccolto del frutto che sarà poi diviso tra tutti i partecipanti. Interverremo anche sulla fiscalità locale. in questi ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento considerevole delle imposte locali: TARSU e IMU, una vera mazzata alle già surclassate finanze di ogni cittadino di campi. È quindi necessario un intervento immediato per ridurre la tassazione che per la Tarsu significa differenziare di più per pagare di meno e lo faremo attraverso un sistema premiale distribuendo una tessera punti. Per l’Imu invece significa sia una diminuzione dei valori attualmente in vigore sulle aree divenute edificatorie che nella sostanza non possono essere edificate, sia una riduzione delle aliquote”.

Qual è secondo la vostra percezione l’idea della gente in merito alla situazione cittadina, e cosa chiede in questo momento particolare alla politica.

A.Poso: “La gente in questo momento particolarmente delicato, dovuto alla crisi globale, chiede maggiore attenzione al problema del lavoro. In questo periodo di campagna elettorale ho avuto modo di incontrare tanti amici di ogni estrazione sociale, ciò che accomuna i loro pensieri è proprio la paura di affrontare quotidianamente gli impegni della famiglia. Il non ‘arrivare a fine mese’ non è un fatto retorico è la pura e amara verità. Ancor più grave è il problema di tante famiglie che non possono risolvere problemi di salute per mancanza di danaro. Tutto questo è disarmante, ma al contempo rafforza le motivazioni personali per affrontare in maniera energica l’impegno civico”,

C. Dell’Atti: “Le persone sono deluse, annoiate e arrabbiate, non ripongono più nessuna fiducia alla politica soprattutto quando i protagonisti fanno prevalere interessi personali a quelli collettivi. Occorre ripensare il modo di fare politica, occorre soprattutto avere rispetto dell’avversario, della volontà dell’elettore e soprattutto della sua libertà. Occorre mettere al centro dell’azione politica il cittadino: la politica deve ritornare ad essere al servizio del cittadino e non il contrario. La politica deve tornare nelle strade, tra la gente: ascoltare e cercare di dare delle risposte ai bisogni! Occorre ridare serenità alle persone, far tornare il sorriso sul loro volto. Questo è il nostro compito ed è quello che noi faremo una volta vinte le elezioni”.

In caso di vittoria come pensa di mettere al servizio del paese le sue peculiarità.

A. Poso: “Ho ricevuto dai miei genitori una sana e buona educazione ed ho imparato che nella vita non bisogna mai arrendersi ma bisogna sempre essere pronti a ‘rimboccarsi le maniche’ quando occorre. Sono convinto che cambiare le cose che appartengono alla comunità di una città in cui è viva la voglia di ognuno di essere protagonista, serve il quotidiano impegno che interviene alla radice dei problemi“.

C. Dell’Atti: “Le idee che ho esposto precedentemente rappresentano le azioni che mi piacerebbe svolgere una volta vinte le elezioni. La mia formazione professionale e le mie competenze cercherò di metterle al servizio della amministrazione, per cercare di rilanciare questo nostro paese che ha intrapreso in questi ultimi cinque anni un lento e inesorabile declino. Abbiamo accumulato un ritardo che mi auguro riusciremo a colmare”.

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