Copertino – (Le) Un confronto serrato, la campagna elettorale di Copertino; difficile pronosticare con largo anticipo chi sia il favorito e chi il perdente certo.
È questa la sfida elettorale che si è aperta nel Comune di Copertino e in tutti gli altri 28 comuni salentini chiamati a rinnovare i propri Consigli Comunali.
Ciò che fatto è fatto. Saranno gli elettori ad avere l’ultima parola su nomi e cognomi che li governeranno per il prossimo quinquennio.
Intanto, Paisemiu ha incontrato Sandrina Schito, una dei cinque candidati sindaci (e trecentosessantasette aspiranti consiglieri comunali – ndr).
Nata a Hamm (Germania) Il 16 aprile 1966 già amministratrice a Copertino con la giunta guidata da Gianni Marcucci che ha sentito su richiesta di molti, il diritto dovere di rimettersi in gioco
“La gente ama le giornate di sole, io ne ho paura, perché le cose peggiori si fanno alla luce del sole”. Esordisce cosi citando Erri De Luca, la nostra interlocutrice, candidata Sindaco per la coalizione Città Pulita. Ed alla nostra domanda su come sia maturata la decisione di tuffarsi in nuova avventura ci dice: “Dopo l’esperienza con Gianni Marcucci, rituffarmi attivamente nell’agone politico era l’ultima cosa a cui pensavo, pur avendo militato attivamente nel PD; da un paio di anni mi ero allontanata, per il mio lavoro che mi ha portata a seguire i PON, attraverso frequenti spostamenti in tutta Europa. Così, la Politica attiva non mi è mancata affatto”.
Poi continua: “L’Estate scorsa, la responsabile di Alba Nuova, Alessandra Alemanno, mi ha contattata proponendomi un nuovo impegno in un nascente progetto per la città, basandosi sul fatto che il ricordo lasciato da me nella mia passata azione amministrativa era stato più che positivo. A questo primo contatto si è poi unito l’invito della segretaria provinciale di S.E.L., Anna Cordella. Sentendomi poi abbastanza svincolata dal mio partito di riferimento, non avendo rinnovato la tessera per motivi che sarebbe lungo stare qui a spiegare, ho deciso di tuffarmi in questa nuova avventura per impegnarmi fattivamente nel cercare di dare una svolta alla situazione di estrema precarietà in cui Copertino è stata ridotta”.
Accennando, poi, ad i manifesti affissi in paese nel corso della campagna elettorale e che alludevano a suoi presunti favoritismi al marito ci dice: “Siamo alla cattiveria pura. Il nome di mio marito è iscritto all’albo delle ditte di fiducia sin dai tempi di Gino Prete; in quel manifesto mancava solo la foto e la taglia. Nella Città Pulita che vogliamo non ci sarà spazio per queste modalità di vivere il rapporto politico. Questi episodi rappresentano il termometro della paura che hanno di noi, smentendo, di fatto, il loro considerarci solo dei cespugli. Comunque è già stata depositata una querela alle autorità preposte, a tutela del mio buon nome e della professionalità di quanti operano legittimamente incaricati per conto del Comune di Copertino”.
Non è mancata la nostra rituale domanda su progetti, auspici e programmi: “Mentre stavo illustrandolo ad un elettore, questo mi ha testualmente detto: ‘faciti all’ammersa di comu anu fattu quisti e già sta faciti buenu’. Ed ha aggiunto: “Al centro del nostro programma politico ci sono i cittadini, la nostra connotazione è decisamente a sinistra, questo è garanzia di chiarezza e di linearità per chi si riconosce nelle nostre posizioni. I cinque anni appena trascorsi, sono stati anni di torpore: è nostro compito riportare l’interesse verso la comunità, che deve vedere l’Ente diventare il riferimento per i cittadini, passando per amministratori, impiegati e tutori dell’ordine. Le associazioni di volontariato in questi anni hanno svolto servizio suppletivo a causa della assenza delle istituzioni”.
Continuando: “A Copertino, più che le amministrative sono in corso le ‘Regionali’ , cioè i VIP dei vari partiti vengono a misurare la loro capacità elettorale sulla pelle dei copertinesi”.
Alla nostra domanda sulla partecipazione e presenza delle donne ci ha risposto: “Io ho costruito una lista civica che si chiama Vivicittà chiedendo l’adesione a personalità della società civile, professioniste di tutti i livelli del mondo del lavoro e non, per le ragioni che tutti conosciamo”. (Quote rosa – ndr)
“Questa, se saremo eletti, sarà l’amministrazione del dialogo: il nostro percorso sarà un percorso condiviso da tutti nell’interesse dei cittadini, di tutti i cittadini non solo di quelli che voteranno per la nostra coalizione”.
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