Porto Cesareo (Le) – Lo scorso sabato sera, la Biblioteca Comunale della marina ionica è diventata scenario di un piccolo miracolo, un incontro culturale che si è concluso con un laboratorio creativo tenuto dalla scrittrice Chiara Lorenzoni. L’evento è stato pensato e organizzato dalle volontarie della Biblioteca Comunale in occasione dell’iniziativa nazionale per la promozione della lettura “il maggio dei libri”, che si concluderà oggi 2 Giugno. Ad aprire l’incontro la lettura di un brano tratto dall’albo “Le parole di Bianca sono farfalle”, ultimo capolavoro letterario della scrittrice di origine padovana che nel salento ha trovato l’amore.
La protagonista del libro è una bambina un po’ “speciale”: Bianca non sente e non parla, o almeno non può farlo con le orecchie e con la bocca come tutti noi. Bianca “sente” e “parla” con le mani, con gli occhi, con i piedi e col naso. Vede ciò che gli altri non vedono, perché a volte, dimentichiamo che i sentimenti si vedono con gli occhi e hanno “una forma” propria. Una storia che ci mette sotto gli occhi la “diversità” come ricchezza e non come un handicap.Tutti siamo diversi. Tutti sappiamo fare bene o meno bene qualcosa, così come è emerso dalle vocine dei bimbi che sono intervenuti al dibattito scaturito dal racconto della storia di Bianca. Per ognuno di loro, inoltre, ogni sentimento risultava con forma e colori diversi, probabilmente grazie a “quell’occhio della fantasia” che ci rende tutti originali. Passando attraverso un’analisi del linguaggio dei segni, i bambini hanno poi potuto scoprire la loro fantasia come forma alternativa di comunicazione, attraverso un laboratorio di pittura creativa.
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Tanti “gli ingredienti” a disposizione per stimolare la loro vena artistica: dalla polvere di caffè alla farina gialla di polenta, dalle foglie alla carta argentata per alimenti e ancora gomitoli di lana, coriandoli, cotone idrofilo, tempere coloratissime e tanto altro. In pochi attimi la biblioteca ha preso vita, animata da profumi, colori e sorrisi; un momento di condivisione unico quello che si è venuto a creare con genitori e zii, che hanno collaborato con i piccoli ospiti tornando un po’ bambini e riscoprendo la piacevole sensazione delle mani “imbrattate” di mille colori e colla. Sicuramente un evento ben riuscito, data la grande partecipazione di grandi e piccoli che hanno realizzato diversi disegni.
“Dal segno al senso” un laboratorio per “allargare” le nostre vedute, per imparare a guardare il mondo con altri occhi; così come il libro di “Maga” Chiara, ricco di magia e di segreti, una specie di “fertilizzante” naturale per le menti dei più piccoli, che possono volare tra i disegni colorati di Sophie Fatus, ma prezioso insegnamento per i più grandi.
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