Campi Sal.na (Le) – Da nord a sud del Paese è calamità nelle campagne per effetto dell’ondata di maltempo che si è abbattuta a macchia di leopardo lungo tutta la penisola. Nel nostro territorio, particolarmente colpita l’area compresa tra i comuni di Campi Salentina, Guagnano e Salice Salentino ed Arnesano, come riferisce il presidente di coldiretti di Puglia Gianni Cantele.
“Nei comuni di Campi Salentina, Salice salentino. Guagnano ed Arnesano, sono stati distrutti il 100% dei grappoli di uva da vino nei vigneti in piena produzione. Le campagne sono state letteralmente invasi dalla grandine”.E, oltre ai disagi in vari centri urbani allegati, è di nuovo finito sotto scacco del maltempo il triangolo vitivinicolo d’eccellenza, proprio quello del “Negroamaro”. È bastata un’ora, tra le 11 e 12, perché grossi chicchi di grandine distruggessero le coltivazioni. “Non ci lascia di certo indifferenti – dichiara il vice sindaco e assessore Alfredo Fina – il grave dramma che ha colpito i nostri agricoltori.
La violenta grandinata, accompagnata da un corposo acquazzone, ha distrutto il lavoro e la fatica di decine di contadini che, in quelle campagne vessate dall’imponente fenomeno meteorologico, hanno dedicato tutte le loro energie. In queste ore, insieme al Sindaco Egidio Zacheo, stiamo valutando anche l’ipotesi di chiedere noi direttamente lo stato di calamità. La grandine caduta sulle nostre campagne, nell’agro confinante con Guagnano e Salice Salentino, ha provocato ingenti danni alle pregiate coltivazioni di privati e aziende agricole. Sono stati danneggiati soprattutto i vigneti, gli oliveti, le colture ortofrutticole prossime alla raccolta, fino al grano. Difficile la stima immediata dei danni causati in una manciata di minuti che ha spazzato via il lavoro di diversi mesi. Le colture maggiormente danneggiate in alcuni casi hanno sfiorato il 100% della produzione. Intanto – conclude l’Assessore all’Agricoltura – noi continueremo a fare le dovute pressione per mettere in campo, eventualmente, forme di sgravi fiscali. Interventi minimi ipotizzabili. Speriamo di scongiurare un prevedibile calo di richiesta di manodopera nel settore da oggi a fine anno. L’evento calamitoso è di una gravità non sottovalutabile, andando, di fatto, a colpire un settore già fortemente segnato dalla crisi economica. La nostra attenzione – sottolinea Alfredo Fina – è totale”.
La speranza di molti agricoltori, martoriati da tutte queste vicissitudini, è che si arrivi il prima possibile senza ulteriori danni al periodo della vendemmia e si raccolga quanta più frutti possibili. Si teme tantissimo, quindi, sulla quantità e la qualità della prossima raccolta. A rischio uva e vino. Molti sono già stati messi in ginocchio, tanti altri, invece, possono tirare un sospiro di sollievo grazie al premio assicurativo con un costo alquanto elevato che non tutti possono permettersi e che dovrebbe tutelarli dalle calamità naturali.
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