Trepuzzi (Le) – L’attentato incendiario ai danni di una Fiat Punto a Trepuzzi è ancora avvolto nel mistero. Tutto è accaduto intorno alle 4 quando i Vigili del Fuoco del comando provinciale sono stati allertati da una telefonata che ha segnalato le fiamme attorno allo pneumatico di una vecchia Fiat Punto di proprietà di una signora residente in Via Sacri Cuori a Trepuzzi.
È stata la stessa proprietaria della vettura ad avvertire Vigili del Fuoco e Carabinieri. La malcapitata, dopo aver udito degli strani rumori provenienti dalla strada e notato la colonna di fumo che avvolgeva l’auto, ha cercato, con l’aiuto dei familiari, di spegnere il rogo.
Ma non è stato di certo il domabile rogo a catturare l’attenzione dei protagonisti e dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce intervenuti sul posto, quanto la strana “sorpresa” che si è materializzata ai loro occhi: due granate OD82, di quelle in dotazione all’Esercito Italiano, erano state posizionate tra le ruote del lato sinistro della vettura.
I Carabinieri hanno prontamente allertato gli artificieri del Comando provinciale di Lecce, che a loro volta, ne hanno accertato l’integrità e la carica effettiva, neutralizzandole e consegnandole agli inquirenti per la successiva distruzione.
Quel tipo di ordigno, secondo le forze dell’ordine, non avrebbe comunque provocato ingenti danni, se non un fragoroso “botto” senza rilevanti conseguenze. Il gesto, infatti, suona più come una sorta di “avvertimento”. L’attenzione degli inquirenti pare si sia spostata sul fratello della donna, un 23enne trepuzzino, già noto alle forze dell’ordine perché coinvolto negli ultimi anni in delitti di natura predatoria e intimidatoria.
Sul caso indagano i Carabinieri della Stazione di Trepuzzi coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina.
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