Guglielmo Minervini, l’outsider che non ti aspetti. Nei mesi scorsi, sulla scena politica regionale è intervenuta la candidatura alle primarie del centrosinistra dell’assessore alle politiche giovanili della giunta Vendola, quasi a “scompaginare” l’assetto che sembrava ormai deciso sulle candidature della coalizione di centrosinistra per le regionali 2015, individuate nelle figure dell’ex sindaco di Bari Michele Emiliano e del senatore Dario Stefàno, già assessore all’agricoltura dell’amministrazione guidata da Nichi Vendola.
Con l’assessore Minervini inizia il nostro viaggio di avvicinamento alle elezioni del prossimo anno. In questo cammino incontreremo tutti i candidati alla Presidenza Regionale dell’uno e dell’altro schieramento. Minervini inizia a fare politica giovanissimo, con l’impegno nel mondo del volontariato, dalla parte dei bambini e delle donne del centro storico di Molfetta; continua con l’impegno sui temi della pace. Molteplici le sue attività; nel 1985 fonda la Casa per la pace e diventa consigliere nazionale di Pax Cristi, associazione ancora oggi protagonista del movimento internazionale contro la guerra. Si batte per il riconoscimento dei diritti degli obiettori di coscienza e pubblica: L’abecedario dell’obiettore nel 1991 e “L’antologia dell’obiettore” nel ‘92. E tra i promotori della nascita della cooperativa La Meridiana, oggi impresa protagonista del panorama editoriale nazionale, impegnata sul fronte della pedagogia, del pacifismo e del cattolicesimo democratico. Diventa sindaco di Molfetta nel 1994 e lo rimane sino al 2000; primo sindaco appoggiato dalle sinistre, questa esperienza viene raccontata in un libro Mar Comune. Cofondatore del movimento nazionale Centocittà, ha contribuito alla nascita dei democratici dei quali è stato coordinatore regionale. Crede nella politica come protagonismo sociale e come responsabilità non delegate: la realtà può cambiare solo se ognuno fa la sua parte fino in fondo. È per questo che accetta la sfida politica delle Regionali 2005, al servizio delle persone che chiedono e meritano una Puglia migliore. Viene eletto al Consiglio Regionale e Nichi Vendola lo nomina Assessore alla trasparenza e cittadinanza attiva con deleghe a sport e politiche giovanili, gestione risorse umane, affari generali, contratti e appalti, contenzioso, demanio marittimo. Come assessore è promotore di alcune delle iniziative più importanti e innovative del governo regionale di Nichi Vendola tra cui Bollenti spiriti, la legge sulla trasparenza, il bando per il riuso sociale dei beni confiscati alla mafia, la legge sullo sport per tutti, la riorganizzazione degli uffici regionali. Rieletto alle elezioni regionali del 2010, è tra i più suffragati del Partito democratico; il governatore lo riconferma nella nuova giunta con la delega alle infrastrutture strategiche, mobilità, sistema integrato dei trasporti, programmazione vie di comunicazione. Dal marzo del 2013 torna a ricoprire la delega alle politiche giovanili, trasparenza, legalità, cittadinanza sociale, sport per tutti e Protezione Civile. Concludiamo questo breve ritratto con una citazione del candidato Minervini, che fotografa il suo modo di intendere la politica “Più i cittadini diventano consapevoli e più è difficile l’esercizio discrezionale del potere. La trasparenza fa paura al potere, lo frantuma, lo rende condiviso. Ecco perché la trasparenza ha tanti nemici nel ceto politico.”
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