Squinzano (Le) – Continua ormai senza interruzione il calvario della sinistra squinzanese; l’opposizione in consiglio comunale composta da Partito Democratico, Partecipazione Democratica, ed Associazione al centro, capitanata dall’ex Sindaco, Gianni Marra, non avrà più al suo interno Partecipazione Democratica. La Consigliera, Tonia Mazzotta, eletta nella lista “Insieme per Squinzano”, ha fondato un nuovo gruppo politico denominato “Partecipazione Attiva”.
Il gruppo Partecipazione Democratica, avente come riferimento il senatore, Dario Stefano, candidato alle primarie del centro sinistra per la corsa alla presidenza della Regione Puglia, a questo punto sarebbe privo di quella che fino all’ultimo consiglio comunale è stata la sua rappresentante istituzionale.
I motivi della nascita di questo nuovo soggetto sono spiegati nel manifesto politico che riportiamo: “Ci siamo posti una domanda: è possibile che la partecipazione attiva dei cittadini ed il loro protagonismo abbiano assunto forme ed espressioni che gli stessi politici faticano a vedere, perché abituati ad osservare fenomeni nuovi con categorie tradizionali? La sfida è cambiare il nostro sguardo, modificare l’approccio, cambiare la prospettiva nella “partecipazione attiva” dei cittadini. Questo comporta l’abbandono delle sicurezze dell’essere istituzione: occorre, quindi, che chi rappresenta l’istituzione attui il passaggio da un calarsi dall’alto all’incontro con i cittadini, per conquistarne la fiducia, per ascoltarne le istanze, per declinarne i linguaggi e le situazioni e procedere, insieme a loro, in un percorso co-evolutivo.Vale la pena sottolineare, inoltre, la necessità di tenere presente il nuovo della partecipazione cittadina, che oggi si realizza anche al di fuori delle forme tradizionali, in ambito informale. È questo che si richiede oggi alla politica del domani: capacità di entrare in sintonia con i cittadini, sapendo leggere il contesto al di fuori delle proprie gabbie interpretative e mettendosi in discussione in modo costruttivo; favorire la presa di responsabilità da parte dei cittadini, fornendo strumenti per il miglior utilizzo delle risorse interne e stimolare il processo di protagonismo, uscendo dall’equivoco che “partecipazione attiva” possa trasformarsi in strumento di consenso. Partecipazione attiva è la politica che ascolta, al lavoro con te È impegno ad agire nel cercare di risvegliare le istituzioni, riavvicinando i cittadini ai problemi collettivi, alla ricerca di soluzioni condivise. Pensare e fare il cambiamento per essere il cambiamento. Re“inventare” il governo dei cittadini esercitando la politica con tutti i mezzi che la e-democracy offre (social e quant’altro), per abbattere le barriere tra i cittadini e le amministrazioni locali. Partecipare significa prendere parte, ovvero darsi la possibilità di agire o incidere sulle decisioni che riguardano la comunità: consentire, quindi, in politica, ai cittadini di aumentare la padronanza, il senso di protagonismo e la responsabilità”.
Nel leggere la dichiarazioni di intenti di questo nuovo soggetto, molte sono le domande che vengono in mente: “Partecipazione Democratica” non aveva già all’interno del suo statuto di associazione politico culturale questi obiettivi? Quindi da dove scaturisce l’idea di questo nuovo soggetto politico? Dove si collocherà Partecipazione Attiva? Rimarrà ancorata a sinistra, oppure no, come parrebbe scaturire dai rumors seguiti a tale notizia? La partecipazione dei cittadini, quando c’è e viene permessa dalle organizzazioni politiche, è di suo democratica ed attiva. Proprio per un esercizio completo della democrazia partecipativa, l’auspicio è quello che la sinistra squinzanese trovi un equilibrio ed un assetto politico che ormai da molti anni sembra sia solo una opinione.
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