Lecce – Lecce bello e cinico, ma che disastro questa Reggina. I giallorossi trovano la seconda vittoria casalinga in due partite e conquistano altri tre punti per la rincorsa alla testa della classifica, in attesa degli impegni delle battistrada. Il Lecce gira bene nonostante non riesca a costruire molte idee, ma i giallorossi dominano la Reggina soprattutto sui calci piazzati: ogni spiovente nell’area di Kovacsik è un pericolo e la difesa calabrese, dopo il palo di Abruzzese, capitola al 28′ sulla zuccata di Papini da corner di Miccoli: stacco perfetto e prima gioia stagionale per l’ex Carpi. La Reggina accusa il colpo, fatica a costruire salvo un’occasione in avvio capitata sulla testa di Masini, e annega nel mare giallorosso: Di Michele è un fantasma, Insigne cincischia troppo e le belle trame dei centrocampisti non trovano sbocchi adeguati.
Il secondo tempo è ancora tutto leccese: Miccoli trova il 2-0, Della Rocca tiene occupata l’intera difesa calabrese, il centrocampo è impermeabile e le intuizioni reggine non portano pericoli a Caglioni. Vittoria meritata, quota 7 raggiunta e boccata d’aria salutare in vista di una settimana con il doppio impegno campano contro Savoia e Paganese.
Caglioni 6: Altra partita da spettatore non pagante per il portiere di Seriate, chiamato in causa solo per due uscite basse, in un match dove il tridente offensivo della Reggina non ha mai centrato la porta.
Martinez 6: Non il solito muro, ma solo nei primi 45′. Nel primo tempo due suoi “buchi” aprono la via a Di Michele, che non colpisce perché Masini è in ritardo. Meglio nella ripresa: Louzada ha un passo diverso, ma le chiusure sono da campione. La rimonta, o le velleità, si fermano davanti agli anticipi del “Tuma”, sempre a muso duro su Louzada. È sempre una garanzia, ma il 6 finale è il naturale bilanciamento tra il primo tempo da 5 e la ripresa da 7.
Sacilotto 6,5 Come imparare un nuovo ruolo e diventare una colonna. Attentissimo agli inserimenti di Armellino, sempre propositivo nel cuore del campo reggino, non lascia spazi agli avanti amaranto e avvia bene le azioni giallorosse.
Abruzzese 6 Come il suo compagno di reparto, non sbaglia quasi niente. Al 19′ sfiora il gol di testa trovando solamente l’incrocio dei pali. Né Masini (a parte l’occasione in avvio) né Viola scalfiscono la sicurezza del difensore andriese, comandante della retroguardia giallorossa. Esce malconcio al 75′ per far posto a Carini.
(75′ Carini 6: Buoni disimpegni e qualche chiusura per il suo debutto casalingo in giallorosso.)
Lopez 7: Vederlo giocare fa venir voglia di amare questo sport. L’intensità che ci mette in ogni azione, e la concentrazione messa in ogni contrasto e in ogni ripartenza, non sono da Lega Pro. L’asse sinistro con Doumbia ritorna a brillare
Carrozza 6: Dà l’impressione di poter spaccare il mondo, ma (forse per ordini di scuderia) non affonda mai sulla corsia destra e cerca sempre la palla al centro per le due punte. Le ammonizioni reggine arrivano su azioni del gallipolino, e l’assist per il gol di Miccoli, sintomo di altruismo e presenza attiva nel gruppo, aggiustano abbastanza una partita dove comunque non si è visto ancora il miglior Carrozza.
(54′ Mannini 6: Entra per dare un maggior equilibrio alla squadra e, quando il pallone rimane tra i suoi piedi, il Lecce può star tranquillo. )
Salvi 7: Prestazione da applausi. La partita è sembrata apparentemente facile sopratutto per merito suo, visto il tanto movimento in fase difensiva su Dall’Oglio e Armellino. Al 34′ la scena è tutta sua: recupero bellissimo che interrompe un’azione offensiva e contropiede alimentato da solo prima di un tiro, purtroppo, sparacchiato alto. Quando la Reggina, con l’ingresso di Viola, passa al 4-2-4 assolve bene il compito di copertura sull’ex frusinate, elemento pronto ad aprire la difesa giallorossa.
Papini 6,5: Il Lecce nel primo tempo e pericolosissimo sui calci piazzati, e il vantaggio arriva proprio da palla inattiva: lo stacco imperioso del Papo al 28′ è il coronamento della solita partita da leader sicuro con poche sbavature.
Doumbia 6: L’avvio di partita è difficoltoso, la Reggina chiude la via sinistra e l’asse non funziona in modo perfetto. Il gol del 2-0 però è anche una sua perla. La segnatura nasce da una sua sgroppata dove irride Maimone prima di mettere al centro. La sua condizione non è ancora al top, ma se DouDou riesce a colpire anche così, figuriamoci quando sarà al meglio, magari affinando anche il cronico difetto dell’ultimo passaggio.
Della Rocca 7: Re Mida dell’attacco giallorosso. Nel primo tempo ogni palla che tocca è oro, ogni sua intuizione apre la via a azioni d’attacco più o meno pericolose per Kovacsik. Su ogni palla inattiva, la sua maglia viene spesso tirata da Camilleri, ma la sua recriminazione odierna può essere soltanto il gol: Gigi Della Rocca dà quantità e qualità ad un attacco che l’anno scorso soffriva della mancanza di un uomo capace di dare la profondità. Lottatore indomito dal centrocampo in su.
Miccoli 6,5: Il ritorno al gol non può che fare bene ad una stagione finora non iniziata sotto una buona stella. L’intesa con Della Rocca va bene, sfiora il gol di testa, e poi fa esplodere il “Via del Mare” con un piazzato perfetto che incenerisce Kovacsik. Il Lecce ha bisogno del suo capitano, e il suo capitano ha bisogno della “10” giallorossa.
(64′ Moscardelli 6: Come per Carrozza, entra con la voglia di squarciare il match, ma finisce chiuso nella morsa dei centrali reggini, bravi e fortunati nelle chiusure sul “Mosca”, cobra sempre pronto a mordere al minimo errore.)
All. Chini 6,5: Il passaggio al 4-4-2 dopo una settimana di prove di 3-5-2 (nelle sedute a porte aperte) sta diventando una costante, ma questa volta c’erano da registrare le noie di Filipe Gomes, tenuto fuori anche in previsione della partita di Torre Annunziata. Il Lecce gira bene, chiude bene dietro e costruisce bene davanti. La Reggina vista oggi è stata sì poca cosa, ma tanto di cappello alla prestazione da grande squadra di questo Lecce.
Gli avversari: Reggina
Kovacsik 6
Maimone 4,5
Camilleri 5
Crescenzi 5
(66′ Viola 5,5)
Di Lorenzo 5,5
Dall’Oglio 6
Rizzo 5
Armellino 5,5
Insigne 5,5
Masini 6
(84′ Ungaro SV)
Di Michele 5
(46′ Louzada 5,5)
All. Cozza 5
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