Porto Cesareo (Le) – Il 15 Settembre 2014 il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo ha stipulato una convenzione con la Capitaneria di Porto di Gallipoli al fine di intensificare il controllo riguardo la pesca di frodo e le mancate autorizzazioni di pesca e ormeggio.
Nonostante ciò, nella mattinata di ieri, il personale addetto al monitoraggio dell’AMP Porto Cesareo, congiuntamente con i militari dell’ufficio locale marittimo, hanno fermato e sanzionato per diverse migliaia di euro un sommozzatore intento alla pesca del riccio, pratica vietata nella riserva.
Al suddetto pescatore di frodo è stato inoltre effettuato il sequestro dell’attrezzatura e del pescato.
A completamento dell’esigenza di tutela contro gli illeciti ambientali e sul patrimonio ,a breve, entrerà in funzione il sistema di video sorveglianza sulle Torri costiere dell’AMP.
La videosorveglianza intelligente dell’area, si inserisce nel progetto PON Sicurezza, che si propone di restituire alle antiche torri costiere il ruolo di “vedette” per la salvaguardia dell’ambiente marino e terrestre.
Il sistema di telecontrollo, a basso impatto visivo ma ad altissima tecnologia, composto da due Radar per la rilevazione di intrusioni nelle zone interdette (sulle torri Squillace e Santo Isidoro) e 6 telecamere con visione diurna/notturna, consentirà un monitoraggio capillare a supporto delle operazioni di controllo delle Forze dell’Ordine.
Questa Riserva Marina dello Stato infatti – terza per estensione in Italia, con i suoi 16.654 ettari di superficie marina e una linea di costa di circa 32 chilometri – è stata oggetto di diversi e ripetuti attacchi: abusi edilizi, conferimento abusivo di rifiuti, pesca illegale, caccia di specie protette.
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