Novoli (Le) – Ennesimo incidente, poco dopo le 12, a Novoli, all’intersezione fra via Carmiano e via Verga. Oramai è un rituale: almeno una volta al mese (o forse anche più) quel tratto urbano diviene protagonista della nostra pagina di cronaca. Oramai, a giusta ragione, possiamo ben dire che quello è l’incrocio della speranza. Si, proprio DELLA SPERANZA: quella che serve, in giusta dose, per augurarsi di passare indenni e arrivare a destinazione, soddisfatti per la buona riuscita della “mission impossible”.
I lettori ci scuseranno se, una volta tanto, commentiamo un fatto di cronaca condendolo di sano sarcasmo ma non potremmo fare altrimenti. La reiterazione di alcuni eventi – parliamo degli incidenti stradali che continuano a verificarsi in quell’incrocio – ci inducono a pensare che o non si ha contezza del problema o lo si vuole deliberatamente ignorare.
Passiamo ai fatti: poco dopo le ore 12, dicevamo nell’incipit, una Fiat Punto procedeva da via Carmiano e faceva il suo ingresso a Novoli. Nello stesso momento, una Rover con a bordo alcuni cittadini di origini indiane, percorreva via Verga fino ad incrociare via Carmiano. Qui l’inevitabile scontro dovuto alla mancata osservanza delle norme che regolano la circolazione stradale: il conducente della Rover non ha rispettato lo STOP, capitolando sulla FIAT PUNTO e terminando la sua corsa sul muro di un’abitazione.
Nessun ferito, fortunatamente. Soltanto lo spavento e, col senno di poi, l’immancabile e legittima preoccupazione per come sarebbero potute andare le cose se solo i conducenti di entrambe le autovetture avessero tenuto una velocità più sostenuta.
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A noi non resta che registrare l’inadeguatezza delle segnaletiche (verticali ed orizzontali) e la totale mancanza di mezzi che pongano in sicurezza quel tratto di strada (sia per chi proviene da Carmiano e fa il suo ingresso a Novoli, spesso sfrecciando e confondendo il rettilineo cittadino con quello di Imola o Montecarlo, sia per chi si muove in via Verga o via Lucania).
Più e più volte abbiamo sollecitato le autorità preposte ad attenzionare il problema individuando soluzioni giuste e doverose. Ad oggi, però, possiamo soltanto raccontarvi di un nuovo autoscontro, quasi fossimo al Luna Park. Nulla è stato fatto da quel 22 agosto in cui altre due auto fecero “conoscenza” allo stesso punto e con le stesse dinamiche.
Tuttavia la speranza è l’ultima a morire. Ma è pur vero che chi di speranza vive, disperato muore.
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