Trepuzzi (Le) – Il prossimo 26 ottobre si terranno alle Hawaii i campionati mondiali di Cross Triathlon e, tra i tredici concorrenti italiani, c’è Luigi Monda, unico pugliese, di Trepuzzi, in provincia di Lecce.
Paisemiu.com ha avuto il piacere di conoscere l’uomo e l’atleta, capire cosa fa nella vita e come si è appassionato a questo genere di sport che contempera tre specialità in una: nuoto, bicicletta e gara podistica.
Il dott. Luigi Monda, sposato con Marta e padre di due figli, 47 anni ben portati, nella quotidianità lavora come Direttore d’Albergo, cui si accompagna anche l’attività di consulenza aziendale sempre nel settore turistico ed alberghiero.
La passione per uno sport così poco conosciuto ai più, è nata circa due anni fa. Prima di allora non si era mai cimentato nel nuoto o nella corsa, in quanto si dedicava solo al ciclismo. Il Cross Triathlon è un genere sportivo che può essere praticato principalmente d’estate. Quasi impossibile per chi, come Monda, per anni è stato impegnato nella direzione di strutture ricettive nelle nostre località turistiche.
Appena è stato possibile, però, non ha esitato un solo istante a mettersi alla prova dedicandosi a questo sport, ma senza alcun obiettivo o velleità, eccetto partecipare e giungere al traguardo.
“E’ uno sport molto praticato nel Nord – ci dice Luigi – ; al sud si pratica, ma molto meno perché è un’attività agonistica molto costosa visto il fatto che consta di tre discipline e, quindi, un triplo allenamento…
I sacrifici sono immani. La mia giornata tipo è questa: la mattina vado a correre alle sei; al mio rientro, accompagno i bambini a scuola, e quindi comincia la mia giornata lavorativa. Appena posso, corro in piscina per allenarmi almeno un’ora. Il pomeriggio e la sera, soprattutto quando le giornate si allungano, mi dedico alla corsa in bici.
Onestamente posso dire che me la sono proprio sudata! Mi sonno sempre allenato con un obiettivo fisso nella testa: arrivare fino alla fine in tutte le specialità, perché il rischio del ritiro per motivi di stanchezza fisica è sempre dietro l’angolo! Inoltre mi diverto a vedere se sono in grado di finire una corsa… La cosa più curiosa è che mi sono avvicinato a questo sport guardando i campionati mondiali che trasmettono su Sky e, molte volte, ho immaginato di poter gareggiare con gli altri ottocento atleti alle Hawaii. Adesso che ho raggiunto questo traguardo non sto più nella pelle: ci sono riuscito e con le mie sole forze!”
Come descriverebbe questo sport?
Il Cross Triathlon è uno sport multidisciplinare di resistenza nel quale l’atleta copre nell’ordine una prova di nuoto, una di ciclismo e una di corsa, senza interruzione. Il triathlon è divertimento, salute, sfida con sé stessi, impresa, armonia con la natura. E’ uno sport giovane, nuovo, che accomuna insieme le tre discipline più popolari e praticate, in un’unica prova. I concorrenti devono infatti passare senza interruzioni da una frazione di gara all’altra, dimostrando ottime capacità condizionali quali forza e resistenza, ma anche buone capacità coordinative, dovendo esprimere durante il loro sforzo gestualità sportive completamente differenti tra loro, quali il nuotare, il pedalare ed il correre. Il Triathlon ‘classico’, quello cosiddetto olimpico le cui distanze sono nei programmi delle Olimpiadi, si disputa sui 1500 mt a nuoto, sui 35/40 km in bicicletta ed infine, sui 10 km di corsa. Ma numerose sono le varianti delle distanze del Triathlon, a seconda dell’età e delle caratteristiche tecniche. Si arriva distrutti al traguardo. Il Cross Triathlon non offre un percorso lineare!”.
I partecipanti sono in tutto 800: 100 per ogni fascia d’età, provenienti da tutto il mondo. Esistono due categorie di partecipanti: gli amatori, come me, e i professionisti. Due sono gli italiani facenti parte della mia fascia d’età. Io mi auguro di arrivare tra i primi cinquanta, trenta…
{gallery}Gallerie/luigimonda{/gallery}
Qual è il premio finale?
“Il primo arrivato riceve una ghirlanda di fiori oltre ad avere un trofeo e salire sul podio assieme al secondo e terzo classificati. In genere, i primi in classifica, sono tutti professionisti in questo sport così esigente ma ci sono premi fino a diecimila euro anche per gli amatori”.
Come ha fatto a classificarsi ai campionati mondiali? Qual è stata la procedura che le ha consentito di dimostrare le sue potenzialità?
“Normalmente vi sono delle gare. La formula della gara podistica prevede un campionato nazionale in ogni nazione. La gara che qualifica gli italiani si svolge in Abruzzo. In Francia, Germania, Austria, Grecia ci sono circa una trentina di prove in tutto il mondo che gli atleti della nazione devono affrontare. Normalmente in questa gara si qualificano i primi sei, quattro o tre a seconda dell’ età per la finale mondiale che si svolge alle Hawaii. Io mi sono si qualificato in Grecia, perché oltre ad aver partecipato ad una gara in Italia, ho gareggiato in Grecia e, qui, il territorio mi ha agevolato perché è molto simile a quello salentino dove mi alleno. Proprio in Grecia sono giunto tra i primi sei qualificati. Ci tengo a sottolineare che mi sono allenato qui, nel mio Salento. Le mie salite sono le serre di Squinzano, i percorsi a piedi hanno come meta le campagne locali e, per quanto riguarda il nuoto mi alleno nella vicina Casalabate. Questo traguardo che ho raggiunto con sacrificio e dedizione è frutto dell’allenamento sul territorio salentino. Ora immagino come sarà scalare il vulcano delle Hawaii con l’obiettivo di tagliare il traguardo ed essere il cosìddetto finisher, colui il quale ottiene la ghirlanda di fiori. Per ora non smetto di allenarmi in vista della mia partenza che avverrà il quindici ottobre!”
Un’ultima domanda: perché proprio le Hawaii e non un’altra località per questo tipo di sport?
Si parla di posti belli e turistici. L’organizzatore delle gare cerca queste belle località in periodi fuori stagione per convogliare turisti e permettere al territorio di accogliere ottocento atleti con le altrettante famiglie. Si unisce così soggiorno-vacanza e sport. Anche in Abruzzo, la località del lago di Scanno è una meta molto bella e accattivante per attirare famiglie e atleti. Fuori stagione è più semplice far svolgere la gare e coniugare il lavoro e turismo.
Le Hawaii…Il triathlon, come anzidetto, è uno sport giovane, nato nel 1977 da una scommessa tra un gruppo di amici su di una spiaggia di Honolulu, alle Hawaii, per l’appunto. Il gruppetto discuteva a proposito della gara più dura dal punto di vista della resistenza: se fosse la Waikiki rough water swim di 3,8 km a nuoto, se fosse la 112 mile ( 180 km ) bike race around Oahu, o the Honolulu Marathon di corsa di km 42,195. Il comandante della marina John Collins suggerì di combinare le tre prove in un unica gara. Tutti risero, ma quel giorno era nato il triathlon, ed era nata la gara che ha fatto la leggenda di questo sport, l’Ironman delle Hawaii.
{loadposition addthis}