Lecce – Il pomeriggio da ricordare per Marino Bifulco, portiere di riserva del Matera, porta all’uscita del Lecce dalla Coppa Italia di Lega Pro dopo i calci di rigore. Per il Lecce sono stati fatali gli errori di D’Ambrosio prima e di Lopez poi, intervallati dall’unico rigore sbagliato dal Matera con Vasco Faisca.
I lucani s’impongono nella sfida tra seconde linee nonostante il Lecce raccogli molte più occasioni da rete dei biancazzurri. La squadra di Lerda ha mancato di cinismo soprattutto dopo il pareggio di Doumbia, arrivato tre minuti dopo il fendente di Di Noia al 15’ della ripresa. I materani, vittoriosi mostrando lucidità in elementi come Mazzarani, propositivo e arrembante sulla fascia destra, Di Noia e Mercadante.
Petrachi 6: Risponde presente sulle palle alte che gli piovono nell’area di competenza. Rimane fulminato dal siluro di Di Noia.
Donida 6: Ordinato ma poco propositivo. Sente un po’ gli impegni in successione.
D’Ambrosio 6: Torna in campo dopo la lunga assenza e occupa il ruolo di centrale difensivo, suo ruolo di nascita. Rompe subito gli indugi e sfiora anche un gol in una proiezione offensiva.
Carini 6: La punta centrale Longo non gli crea particolari patemi sulle palle alte. Prestazione ok.
Rullo 5,5: Torna ad occupare la corsia sinistra dopo la prima di campionato contro la Lupa Roma e cerca di fare il compito. Soffre un po’ le sortite offensive di Di Noia e Mazzarani, dotati di un passo diverso dal suo.
(40’st Diniz 5,5: Anche lui ritorna a calcare il rettangolo verde dopo una lunga assenza. Soffre il riacutizzarsi del dolore alla caviglia dopo un contrasto e gioca con il freno a mano tirato. )
Lepore 6: Propone qualche spunto interessante ma a volte si chiude nelle sue stesse intuizioni. È comunque sempre pericoloso quando cerca di tagliare trasversalmente la difesa materana.
Filipe 5,5: Impreciso. Illumina la manovra solo a tratti. Apre la via giusta a Miccoli e Della Rocca per due volte, ma gli avanti giallorossi non sfruttano a dovere le intuizioni del brasiliano. Dietro non riesce a dare il solito filtro.
(1’st Sacilotto 6:Ci mette una tenacia fuori dal comune in ogni azione della partita. Svanisce però con il passare dei minuti)
Rosafio 6: “Sente” che la partita è importante per lui e cerca di strafare ogniqualvolta parte palla al piede. La sua voglia lo porta ai crampi, patiti già dal primo tempo supplementare. Crea tanto ma non riesce a raccogliere.
Della Rocca 5,5: Tiene tanti palloni attaccati a sé e intraprende buone trame di gioco con Miccoli. Generosissimo in fase di non possesso, si divora una colossale occasione davanti a Bifulco in conclusione del tempo regolamentare
Miccoli 5,5: Lerda lo prova da estremo sinistro del tridente offensivo con risultati altalenanti. Non può assicurare il lavoro di copertura che gli altri elementi hanno fatto prima di lui in questa posizione ma, quando i difensori del Matera gli lasciano un po’ di respiro, l’assist illuminante è sempre dietro l’angolo. Esperimento da rivedere.
(16’st Doumbia 6,5 Ingresso e gol. La sua presenza sottoporta sembra essere una costante quest’anno. Dopo la rete non riesce a replicare, finendo nelle maglie della difesa di Auteri.)
All. Lerda 6: Gestisce bene l’impegno di Coppa con il principale obiettivo di far ruotare i suoi uomini meno impiegati. Il Lecce gioca bene e, nonostante gli esperimenti, avrebbe meritato qualcosa di più.
Gli avversari: Matera
Bifulco 7,5
Pino 6
Vasco Faisca 6,5
Mercadante 6
Mazzarani 6,5
Di Noia 7
(21’st Coletti 6,5)
Cuffa 6,5
Giacomini 6
Gotti 6
(38’st Bernardi 6)
Longo 5,5
Bustamante 6,5
(9’st Pagliarini 6)
All. Auteri 6
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