Cavallino (Le) – Cavallino torna ad ospitare ERGO SUM – Festival della Letteratura, rassegna dedicata ai libri e agli autori siglata dall’Associazione Culturale Ergo Sum con patrocinio della Città di Cavallino che quest’anno sarà incentrata sul tema “Nutri –Menti“. L’Anteprima di questa sera sarà anche l’occasione per illustrare nei dettagli il cartellone del Festival, che si svilupperà nei giorni 21, 22 e 23 novembre 2014.
Appuntamento quindi, presso la Sala Consiliare Mario Gorgoni, alle ore 18.00, con “Quante storie per una bionda”, primo concorso letterario organizzato dalla casa editrice Lupo dedicato ad una birra. In premio la pubblicazione e la distribuzione nazionale del racconto con Beer Book.
Mentre, alle ore 18.30, Piero Dorfles presenta “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita”, dialoga con l’autore il giornalista Raffaele Gorgoni.
Alle ore 20.00, Pino De Luca ci presenterà insieme all’editore Cosimo Lupo il suo libro “Per canti e per cantine”.
In linea con il tema di EXPO 2015, dedicato al cibo e alla nutrizione del Pianeta, il Festival ERGO SUM, alla VII edizione, intende, attraverso il contributo degli ospiti, analizzare gli aspetti socio culturali e antropologici, nonché il legame semantico tra cibo e letteratura. Perché se è vero che buona parte della letteratura classica e contemporanea è dedicata o ispirata al cibo, è pur vero che la letteratura e la cultura tout court sono cibo per la mente. Tante le novità di questa edizione. Un programma ricco di appuntamenti con cui il Comune di Cavallino riconferma la sua vocazione e il suo impegno come Città d’Arte e di Cultura.
Dichiara l’On Gaetano Gorgoni, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura della Città di Cavallino: «Cavallino torna ad ospitare il Festival della Letteratura Ergo Sum consolidando la convinzione che questa iniziativa costituisca un contributo fondamentale per la crescita culturale del territorio, oltre che un momento importante per la conoscenza di libri e di autori di livello nazionale e internazionale. Il tema scelto di quest’anno, ossia il legame tra cibo e letteratura, incontra la nostra piena soddisfazione e il nostro compiacimento, convinti che la storia di un popolo, soprattutto quello italiano, si possa conoscere anche attraverso le tradizioni della sua tavola».
Assolutamente nuova è l’idea di “contaminare” le presentazioni con approfondimenti sul cibo e sulle identità dei luoghi secondo il progetto del direttore artistico del Festival Alessandra Pizzi, che si sofferma su come «In ambiti quali letteratura e gastronomia lo spazio mediano, inteso come lo spazio in cui oggetti entrano in dialogo, è straordinariamente fluido, sicché i due settori quello della lettura e quello della nutrizione pare si influenzino vicendevolmente, mutuando l’uno dall’altro modalità espressive e intenti comunicativi, rendendosi, insieme, veicoli di cultura e identità. Sicché se lettura e cultura tout court sono il nutrimento della mente, il cibo e la cucina finiscono spesso per essere utilizzati come grandi metafore dell’esistenza».
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