Una scatola di latta e il suo contenuto: lettere, cartoline, nastrini, i ricordi di una vita. È così che si apre “Il richiamo dello scrigno”. A raccogliere, collezionare, accarezzare questi ricordi, Sveva, una donna forte ma, al contempo, tenera e appassionata, capace di amare senza riserve, al di là del tempo, che sa dare tutto di sé a coloro che ama, dotata di una sensibilità straordinaria, che ”andava oltre l’anima. Apriva il suo cuore solo a pochi, solo a chi era capace di sfiorarla senza mai toccarla, come un’arpa che, pizzicata, inebria di melodie celestiali, o una farfalla che, posandosi con grazia, lascia intuire la sua fragilità”.
Sveva è una wedding planner affermata, sa il fatto suo, ha conosciuto il mondo e la vita, una vita che non è stata dolce. Accanto a lei Randy e Liulien, due fidati collaboratori, amici, compagni, disposti ad accompagnarla e a sostenerla in ogni scelta coraggiosa, in ogni sfida del destino: l’allontanamento dalla famiglia, la malattia, la solitudine.
Sono tante le prove a cui Sveva è sottoposta, ma lei non si arrende; soprattutto, non rinuncia all’amore, ma non un amore in sordina: “Se doveva essere amore, doveva avere il fuoco dentro e bruciare di passione come lava incandescente”. E, quando sembra che tutto sia perduto, che il suo cuore sia destinato a vivere solo dei ricordi racchiusi in uno scrigno, ecco che la vita ancora la sorprende.
C’è una malinconia di fondo in Sveva, ma è una malinconia quieta, dolce, di chi non rinnega ciò che ha vissuto, di chi non vuole dimenticare. La memoria si fa anch’essa scrigno, finché la forza dell’Amore, inaspettatamente, irrompe; eppure “non avrebbe immaginato minimamente che qualcuno, da molto lontano, avrebbe ripercorso quella strada che si era interrotta una vita prima”…
Il Richiamo dello Scrigno è un romanzo intenso e lieve; la storia, sapientemente intrecciata fra presente e passato, fra l’oggi e i ricordi, si addentra nelle pieghe dell’animo femminile, cogliendone le sfumature attraverso ampie e liriche descrizioni. Le note paesaggistiche, dalle “cartoline” della Riviera Ligure, alle isole tropicali, al soleggiato e sanguigno Salento, conferiscono al racconto una carica emotiva che risponde perfettamente alle emozioni dei personaggi, così che, in alcuni momenti, sembra realmente di sentire il sole sulla pelle, la musica che trascina.
È un libro che coinvolge il lettore, grazie anche all’utilizzo di un linguaggio semplice, scorrevole, ma fortemente evocativo, ricco di aggettivi, che dipingono e definiscono i contorni della vicenda narrata, appassionando il lettore in un crescendo di emozioni.