Novoli (Le) – Continuano le domeniche di selezione del New Sounds Music Contest dell’Area 51 di Novoli (Le), organizzato dalla TFKL Records. Dopo la prima serata, che ha avuto luogo domenica 1 febbraio, e che ha visto trionfare i Road Flowers, domenica 8 febbraio ci saranno altri tre gruppi che cercheranno un posto per la finale. Tra questi ci sono i mesagnesi Loy: un mix esplosivo di sonorità pop-rock, punk ed alcuni richiami country, che danno vita ad una band piena di carica in ogni live.
Noi di Paisemiu.com li abbiamo incontrati per conoscerli meglio, a pochi giorni dal loro esordio sul palco novolese.
Come e quando nasce il vostro gruppo? Tracciate una breve storia del vostro percorso musicale.
Il progetto nasce nel 2011 dal cantautore mesagnese Piero Loy (leader del gruppo), e dalla sua esigenza di proporre i propri brani con il supporto di una band. Si sono quindi uniti il fratello del frontman, Diego, alla batteria, e Gians al basso. Il risultato è stato un concentrato di grinta ed energia, in ottimo contrasto con brani orecchiabili pop, uniti a parti molto melodiche. Il brano d’esordio, Viaggiare con la fantasia, ne è l’esempio pratico: il pezzo ha riscosso un notevole successo, vincendo diversi premi. Nell’estate del 2012 la band si è aggiudicata il 1° premio al concorso musicale organizzato dall’associazione AVIS a Latiano (Br).
A seconda del contesto, la band è affiancata da diversi collaboratori, che la rendono dinamica e sempre più ricca nelle proprie sonorità.
Da dove deriva il nome del gruppo?
Il nome deriva dal nome d’arte del cantante Piero Loy, abbiamo deciso di chiamarci cosi perchè non trovavamo nomi alternativi. Gli amici poi hanno cominciato a chiamarci “I Loy”, e alla fine il nome è rimasto.
Quali brani presenterete sul palco dell’Area 51?
All’Area 51 di Novoli presenteremo: Viaggiare con la fantasia, Anime impazzite, Fermo in me,I giochi non sono finiti, La storia comincia ancora, e Menzogna. Sono tutti brani composti dal cantante-chitarrista Piero Loy, in linea d massima molto biografici. Noi cerchiamo di trasmettere un messaggio molto profondo sulla vita e sulla forza di cambiare il mondo, partendo dal cambiamento prima di se stessi e sperando sempre nel bene.
Qual é il palcoscenico più bello dove avete suonato finora? Qual è quello su cui sperate di suonare prima o poi?
Il palcoscenico più bello su cui abbiamo suonato é stato una piazza di Latiano, in provincia di Brindisi, quando abbiamo suonato all’interno di un concorso organizzato dall’Avis. C’erano più di 1500 persone e siamo stati molto apprezzati. Noi vorremmo suonare in ogni luogo, e portare il nostro messaggio ovunque, ma ancora non ci siamo posti un limite o un obiettivo finale.
Quali sono i vostri gusti musicali? Cosa vi piace ascoltare?
A noi piace ascoltare di tutto, dalla classica al rock, dal jazz al metal, ogni genere musicale ha la sua bellezza. Il nostro genere è un genere tutto nostro, che si può identificare con il rock sentimentale, anche se non vogliamo appartenere a un genere, ma vogliamo appartenere alla musica.
Come vi vedete da qui a dieci anni?
Tra dieci anni ci piacerebbe aver inciso almeno due album, e avere poche persone (ma buone) che ascoltano e credono nella nostra musica. Poi quello che succederà, succederà.
Salutateci con un vostro motto, una frase che vi caratterizza!
Una frase che ci piace molto è questa: “La storia comincia ancora”, per il semplice fatto che per noi ogni giorno è un inizio per ogni cosa, e dobbiamo cercare di giocarcelo al meglio.
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