Originale e coinvolgente: di scena a Novoli “Il Dottor Mefisto”

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“Era pieno agosto in terra salentina, una terra clinicamente interessante, ed io avevo le idee ben chiare, da mesi, le zanzare non mi davano tregua”

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Novoli (Le) – Che cosa succede se si prende un classico della drammaturgia teatrale di tutti i tempi con l’idea di proporne una possibile riscrittura? Quali inaspettate soluzioni saltano fuori? Una sfida possibile e sicuramente impegnativa. Tutto questo è “Il Dottor Mefisto”,  spettacolo originale e coinvolgente che il Teatro Comunale di Novoli avrà il piacere di proporre al  pubblico il prossimo sabato 7 febbraio, alle ore 21.00.

mmm“Ho riscritto “La tragica storia del dottor Faust” di Marlowe in tre giorni – ci racconta Davide Morgagni, autore e regista dello spettacolo Montaggio e riscrittura di un visitato. Marlowe e il requiem di Verdi. Marlowe e la macchina burlesca, con la sua poesia sovversiva, di rottura ma corretta, come è corretta la dizione, durante una pernacchia. Si attende l’inferno, ma l’inferno non esiste. Non a caso, ho notato, che nei momenti di più alta comicità, di una comicità pornografica, il pubblico non ride”.

Gli spettatori quindi si lasceranno coinvolgere dal susseguirsi sul palco delle vicende del Dottor Mefisto complice la musica immortale e inquietante della Messa da Requiem di Verdi. Un binomio sicuramente azzeccato questo. Il Requiem, una meditazione sulla morte in cui, il tema tante volte affrontato nella finzione teatrale, si fa universale e che, in questa riscrittura dell’opera di Marlowe, viene montato in modo originale e funzionale alle esigenze dello spettacolo.

“Dopo la pubblicazione del mio primo romanzo “I pornomadi” (musicaos.ed), ho avuto la necessità di affrontare un testo teatrale che mi permettesse appunto di giocare e spernacchiare il rappresentato, la sacralità della Cultura e dei suoi rappresentanti – Continua Davide, parlandoci della genesi di quest’opera – L’io onnipotente, quest’io bambino, non più soggetto, corpo senza organi, è il corpo del dottor Fausto. Invoca il diavolo ed appare la sua donna. La donna padrona. Il femminile domina la scena, e il masochismo del dottore, spinto sino all’umiliazione, è la sua via di fuga, pur di scongiurare l’inferno, il teatro delle famiglie, delle buone famiglie”.

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In quest’avventura Davide non è solo, insieme a lui infatti ci sono Valentina Sciurti , Beatrice Perrone e Anna Bisconti.Valentina Sciurti, danzatrice fine e giovane acutissima regista, è un angelo che mi è cascato in bocca, mentre temevo le mosche dell’estate. Dal suo incontro è nata l’idea di degenerare il linguaggio teatrale con quello danzato. Dopo aver partecipato ad una sua produzione, si è acceso il falò. Un rogo forse. Una fòcara credo. Che angelo. Ça va de soi. Beatrice Perrone invece, al debutto sulla scena, ha svelato rapidamente il suo talento, la sua intelligenza bizantina, ed io non potevo che catturarla – e lasciarla andare. Anna Bisconti è la costumista. Lei propone ed io dico sì. É una bomba atomica di gioia. Chi non la conosce resta nudo e senza foglie di fico. In questo viaggetto, che ci vede alla terza replica in pochi mesi, fondamentale è stata la sua esperienza. Lo spettacolo, autofinanziato, si avvale anche della generosissima presenza di Chiara De la Cruz e Gabriella Ancora”. Conclude Davide, carico di entusiasmo nonostante le lunghe ore di prove che lo tengono impegnato in questi giorni.

Musica, testo e danza, in perfetta simbiosi scenica, gli elementi di questo spettacolo di alto livello che non mancherà di affascinare e intrigare il pubblico.

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