Lecce vittorioso sul Savoia, ma è contestazione

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Lecce – Dopo il deludente stop di Reggio Calabria, il Lecce torna alla vittoria di misura che non basta per evitare la contestazione della Curva Nord. Mister Bollini, nella sua prima apparizione, conferma il 4-3-3 già rodato da Mister Pagliari con Caglioni a difendere la porta; Mannini, Diniz, Abruzzese e Lopez a comporre il quartetto difensivo; Lepore, Papini e Salvi sulla mediana a supporto del tridente offensivo composto da Bogliacino, Moscardelli ed Herrera. Mister Papagni risponde schierando i suoi con un 3-5-2 con Gragnaniello; Riccio, Sirigu e Checcucci; Giordani, Sanseverino, Boilini, Saric, Verruschi; Ferrante e Leonetti.

Già al primo minuto, il Lecce reclama un calcio di rigore con Moscardelli che, ricevuto il pallone da Lepore, viene trattenuto da Checcucci ma il signor D’Apice di Arezzo lascia correre. I giallorossi sono ben messi in campo mentre i campani giocano un match a viso aperto e, al tredicesimo, il Lecce va vicino al vantaggio quando Herrera, dopo uno scambio con Bogliacino sulla sinistra, crossa basso per Moscardelli che, di tacco, sorprende tutti ma manda il pallone di un soffio all a sinistra della porta difesa da Gragnaniello. Un minuto più tardi ci prova anche Herrera ma il suo tiro finisce i un soffio a destra.

Il goal è nell’area e arriva al sedicesimo quando Papini, sfruttando una respinta corta della difesa ospite, lascia partire un bolide dai venti metri su cui Gragnaniello non può nulla e va ad urlare tutta la sua carica agonistica sotto la curva. 1-0 Lecce.

Il Lecce è agguerrito, gioca gran parte della partita nella metà campo avversaria e, al ventitreesimo, va ancora vicino al goal con un tiro di Lepore che, imbeccato da un ottimo Moscardelli, prova la conclusione al volo da fuori area ma non inquadra lo specchio della porta.

A rendersi pericoloso è solo il Lecce che mette sotto assedio l’area avversaria sfruttando l’esuberanza di Lopez e l’intelligenza tattica di Herrera che al trentacinquesimo, capendo di non poter concretizzare il possesso palla a causa dell’inferiorità numerica in attacco, si accentra quel tanto che basta per costringere Giordani ad un fallo che costa l’ammonizione all’esterno del Savoia.

L’arbitro assegna un minuto di recupero in conclusione del quale Moscardelli prova il tiro da calcio di punizione (conquistato da Salvi) ma Gragnaniello si fa trovare pronto e, con un colpo di reni devia il pallone sulla traversa che toglie al bomber romano la gioia del tanto cercato goal.

Il secondo tempo inizia con Papagni che manda in campo Cremaschi e Partipilo per Giordani e Bolini e il Lecce che continua a mettere pressione agli avversari e al quarto sfiora il goal con Abruzzese che, di testa, devia di poco alto il cross di Lepore da corner. Nonostante la verve agonistica, i giallorossi sembrano meno concreti rispetto al primo tempo e Bollini inserisce Gustavo al posto di Lepore. E’ proprio il debuttante brasiliano che al ventunesimo, su suggerimento di Herrera, dall’altezza del dischetto non riesce a centrare lo specchio della porta sguarnita.

Mentre la Nord continua a contestare, Bollini manda in campo anche il neo-acquisto Embalo al posto di Herrera e gli ospiti giocano l’ultima carta con l’attaccante D’Appolonia che rileva Verruschi. Alla mezz’ora a provarci è ancora Moscardelli che, da calcio di punizione dal limite, prova una conclusione di potenza su cui Gragnaniello si oppone di riflessi.

Nonostante l’evidente stanchezza, l’occasione per chiudere il match capita sui piedi di Moscardelli che recupera la palla grazie ad un liscio di Sirigu e, arrivato a tu per tu con Gragnaniello, manda incredibilmente il pallone al lato. Ad un minuto dal novantesimo, Bollini fa entrare in campo Filipe Gomes al posto del marcatore di giornata Papini.

Il signor D’Apice assegna tre minuti di recupero in cui l’assalto finale degli ospiti non ha successo e al termine dei quali il match si chiude sull’1-0.

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