Quello che si può fare con gli eccessi è creare. In Oltremundo si creano possibilità, desideri, speranze nella realtà, senza escludere gli elementi fantastici che la circondano. (Marcelo Bulgarelli, regista)
Novoli (Le) – “Oltremundo”, la nuova produzione de La Fabbrica dei Gesti, attraverso il teatro, la musica e la danza propone un viaggio all’interno della tematica degli eccessi. Lo spettacolo tratta la storia di tre donne che si stanno preparando per attraversare la linea di confine che divide due stati, nella prospettiva di cambiare le loro vite. Tuttavia, i loro desideri sono contrastati dall’eccedenza di peso dei loro bagagli.
“Che cosa fare dell’eccesso che ciascuno porta con sé? Rimuovere, desistere, liberarsi, lasciare tutto com’è? Sul filo di questa soglia-limite hanno luogo eventi insoliti, è il segno dell’impossibilità di abbandonare ciò che impedisce il passaggio verso la trasformazione. Le maschere cadono, la superficialità si discioglie e le azioni estreme emergono”.
Oltremundo propone di immergersi in un luogo in cui le persone sono mosse dai propri eccessi: il volume in eccesso della valigia che ognuno porta con sé, impedisce l’attraversamento della frontiera che separa da una nuova vita. Lo spettacolo parla di questioni come la superficialità delle relazioni, la paura di una possibile perdita di stabilità, la resistenza al cambiamento, la relazione tra uomo e legge, l’eccesso che dá impulso ad ogni movimento o che impedisce all’uomo di vivere seguendo il flusso naturale della vita.
OLTREMUNDO
Racconti provenienti da tradizioni popolari diverse, alcune suggestioni cinematografiche o d’autore (in particolare Kafka), hanno spinto il gruppo a costruire una drammaturgia originale. Si portano in scena azioni connesse ad un ‘oltremundo‘ situato dietro ad un muro che produce nello spettatore una percezione di mistero e suscita una fervida curiosità su ciò che vive e si muove dall’altra parte.
Le musiche originali, opera di Claudio Prima ed Emanuele Coluccia, sono state concepite all’interno del processo creativo. Le musiche vengono eseguite dal vivo e si riflettono nei gesti degli attori offrendo ritmo e qualità muscolare alle azioni danzate che intessono l’intreccio narrativo. L’utilizzo della voce é legato alla corporeita’ degli interpreti ed é in linea con la ricerca gestuale, orientata alla reinvenzione della sonoritá e del gesto tradizionale all’interno della teatralità proposta.
Oltremundo è frutto dell’incontro, nel 2009, tra la danzatrice/attrice Stefania Mariano e l’attore/regista brasiliano del Teatro Torto di Porto Alegre, Marcelo Bulgarelli. Un incontro fortunato che ha dato origine a un profondo rapporto di scambio artistico e umano tra i due fino alla nascita dello spettacolo che vede, oggi, sul palcoscenico: Stefania Mariano, Michela Marrazzi, Mariela Cafazzo, Claudio Prima, Emanuele Coluccia.
Sul palco gli attori de La Fabbrica dei Gesti, un collettivo d’artisti, un centro di produzione teatrale dedito alla ricerca e alla sperimentazione, all’insegna della contaminazione tra diversi linguaggi artistici ed espressivi. Mira a promuovere una forma artistica fondata sulla corporeità, sul gesto e sull’azione fisica, cercando di includere in forma integrale il desiderio di ogni artista. L’anima multidisciplinare è la forza più grande de “la Fabbrica dei Gesti” che mira a valorizzare le competenze e i lunghi anni di studio e lavoro dei singoli artisti, a sostegno di un gruppo che si distingue per la ricchezza delle sue risorse.
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