Trepuzzi (Le) – Una volta il motto era «chi più ne ha, più ne metta» tanto che le nonne lo ricordano ancora come il giorno delle abbuffate in riva al mare. Malcapitati protagonisti, in padella, coniglio e cavallo, con l’aggiunta di uova lesse, buon formaggio fresco, il tutto accompagnato con un salutare bicchiere di vino. Ma i tempi corrono, si sa, e la tradizione cede il posto alla libera scelta: che si tratti di fare i conti con le tasche o con una coscienza animalista, a optare per una pasquetta alternativa sono ormai in tanti.
Per questo, dopo il conclamato successo dello scorso anno, ritorna l’iniziativa Trepuzzina “Pasquetta Vegan” che, in questa seconda edizione, si terrà nella splendida residenza campestre di Casino Vigneri, villa settecentesca immersa nel verde e dalla cui terrazza si gode del panorama straordinario della Valle della Cupa, ricca di rigogliosi vigneti, secolari oliveti, frutteti e aree verdi.
Le parole d’ordine sono sempre le stesse, convivialità e condivisione, motivo per il quale ognuno dei partecipanti dovrà portare qualcosa da mangiare e da scambiare con gli altri, a patto che negli ingredienti non sia presente alcun tipo di carne e suoi derivati.
Per gli appassionati di musica è sempre aperto l’invito a portare con sé strumenti musicali, mentre per gli amanti dell’avventura ci sarà la possibilità di escursioni nella natura a due passi dal Monastero di Sant’Elia.
L’evento è organizzato da LecceVegan, una realtà nata nel giugno 2014 nell’intento di diffondere sul territorio salentino i principi etici della cultura Vegan, secondo la quale un’ alimentazione senza sfruttamento di animali non solo è possibile ma è anche la scelta più salutare, empatica e meno impattante sull’ecosistema.
Il veganismo è riconosciuto a tutti gli effetti come un movimento filosofico che promuove uno stile di vita fondato sul rifiuto – nei limiti del possibile e praticabile – di ogni forma di sfruttamento degli animali (per alimentazione, abbigliamento, spettacolo e ogni altro scopo).
Se è vero dunque, come già sosteneva il poeta latino Ovidio, che «la crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini», allora non resta che augurarsi che iniziative come questa rappresentino i primi timidi passi dell’uomo verso la vera evoluzione.