Novoli (Le) – Il 4 gennaio scorso in occasione della competizione calcistica Novoli-Bitonto, che non appariva a rischio, dal momento che tra le due tifoserie non vi erano mai state manifestazioni di particolare rivalità, nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo alcuni tifosi del Bitonto tentarono di raggiungere il contrapposto settore al fine di acquistare qualcosa da bere, servizio non previsto nel loro settore; vennero però respinti dalla tifoseria locale. Iniziò così un clima di surriscaldamento tra le due tifoserie.
A fine partita i tifosi del Novoli lasciarono gli spalti per raggiungere rapidamente la strada prospicente l’uscita dello spalto occupato dai tifosi locali. Nonostante i numerosi tentativi dei militari di riportare l’ordine, decine di tifosi locali superarono la linea posta come limite dai militari operanti, lanciando sassi all’interno del campo sportivo, intonando cori e compiendo gesti indecorosi. Alcuni tifosi, entrati nei bagni, devastarono lavandini e water da utilizzare successivamente contro la compagine sportiva opposta, avviando così una vera e propria sassaiola con i cocci. Un tifoso in particolare, un bitontino ventottenne, prelevò dai bagni un sifone in ferro e lo scagliò contro i Carabinieri che evitarono in quel contesto di arrestarlo per non arrecare ulteriori problemi di ordine pubblico, riuscendo tuttavia ad indentificarlo. Il ragazzo venne poi arrestato nelle ore successive per lancio di materiale pericoloso e resistenza a pubblico ufficiale.
Si rese necessario l’intervento di altri militari giunti di li a poco per ripristinare l’ordine. I militari riuscirono ad identificare il gruppo più facinoroso, autore della maggior parte dei disordini; undici tifosi del Novoli vennero indagati in stato di libertà per incitamento, inneggiamento ed induzione alla violenza, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
In relazione ai fatti accaduti, il Questore della Provincia di Lecce ha emesso 12 ordini di Divieto di partecipazione alle competizioni sportive per 5 anni nei confronti della persona arrestata e tre anni per gli altri, provvedimenti che in queste ore i militari dell’Arma dei Carabinieri stanno notificando.