Novoli (Le) – “Siamo da sempre sensibili a questo problema che mina la serenità dei cittadini novolesi, creando seri disagi alle famiglie ed ai ragazzi costretti a disertare le prime ore scolastiche a causa del malfunzionamento del servizio di FSE, e non ci sembra giusto che qualcuno strumentalizzi, in questo periodo di campagna elettorale, quella che per noi è stata sempre una priorità; i genitori ed i cittadini ci hanno sempre visti al loro fianco per risolvere questo grave problema”.
Con queste parole, il Presidente del Consiglio Comunale di Novoli, Giuseppe Mazzotta, ha stigmatizzato quanto dichiarato in un articolo pubblicato oggi su “Nuovo Quotidiano di Puglia” circa l’incresciosa vicenda che, da tempo immemorabile, vede coinvolti i trasporti su gomma a cura di FSE.
Ieri, intanto, nell’aula consiliare in Piazza Aldo Moro, l’avv. Cesare Spalluto per il Codacons, insieme al Sindaco di Novoli, Oscar Marzo Vetrugno – presenti inoltre lo stesso Giuseppe Mazzotta, il consigliere Giovanni De Luca ed il comandante della Polizia Locale, Raffaele Paladini – hanno incontrato nuovamente una rappresentanza di genitori (così come avvenuto il 14 aprile) per un focus sulla ormai insostenibile vicenda dell’overbooking dei pullman della FSE.
Il Sindaco, determinato a risolvere il problema nell’interesse dei suoi concittadini, non ha fatto sconti a chi, dall’opposizione consiliare e dalla neonata lista “Cambia Novoli” che vede a capo Antonio Pio Marzo, lo aveva tacciato di formulare solo promesse senza addivenire ad alcuna soluzione.
“Dove sono oggi – ha tuonato Oscar Marzo Vetrugno – coloro i quali fanno proclami sui social network e poi puntualmente risultano assenti ingiustificati nelle sedi che contano? Perché non sono seduti qui, con noi, ad ascoltare le famiglie intervenute e cercare insieme una soluzione che soddisfi tutti?”.
Evidentemente, fa intendere il Sindaco, certe argomentazioni da parte di chi avversa l’operato della sua Amministrazione, sono pura e semplice strumentalizzazione politica. D’altronde, sono 30 anni o forse più, che il problema esiste. E tutto ciò che si è potuto fare è stato “tamponare” senza mai poter giungere ad una definizione risolutiva.
Alle parole del Sindaco e di Giuseppe Mazzotta, fa eco la dichiarazione della locale sezione di Fratelli d’Italia, che, sempre rivolgendosi ad Antonio Pio Marzo, dice: “L’aspirante Sindaco Antonio Pio Marzo, alla sua seconda uscita, ci fa registrare un nuovo scivolone. Ci sia consentito smentirlo sui fatti. Non è addebitabile all’Amministrazione Comunale alcuna critica; anche le FSE ed i suoi operatori sono vittime e non carnefici. Marzo dimostra ancora una volta di non conoscere minimamente i problemi della gestione pubblica. Entrando a gamba tesa nella propria area di rigore, con un clamoroso autogol, ridicolizza l’attuale opposizione (ora sua alleata nella futura squadra di governo) e ci sorge spontanea la domanda: ma non si consultano? Le uniche responsabilità sono tutte dell’Assessorato Regionale di Vendola che, in presenza del nostro Consigliere Comunale Giovanni De Luca e per bocca del suo Assessore Giannini, ha palesato l’incapacità di far sentire la propria voce presso il Ministero dei Trasporti”.
E conclude: “Chiediamo: ma Antonio Pio Marzo, non potrebbe riflettere un poco di più, prima di palesare in questo modo i suoi limiti?”
Intanto, d’intesa con l’avvocato Spalluto, si è pensato di costituire un comitato di rappresentanza, composto da genitori e dallo stesso consigliere Giovanni De Luca, per il Comune, così da intraprendere insieme un’azione nei confronti della società FSE affinché siano garantiti i diritti a quanti, pagando il biglietto o l’abbonamento, vogliono vedersi assicurata l’erogazione del servizio. Sarà dunque stilata una lista con il nome di alunni e genitori che vorranno costituirsi contro l’azienda di trasporti e, successivamente, si procederà ad interloquire con i dirigenti FSE nella fiduciosa speranza che sin da subito si ponga rimedio e si possa ben sperare per il prossimo settembre, allorquando vi sarà la ripresa della attività scolastiche, peraltro ad oggi ancora in corso, almeno fino al 10 giugno.