Lecce – In occasione della “Giornata Europea dell’Opera” e in speciale omaggio a Tito Schipa, nel 50° anniversario della sua morte, si terrà oggi, ore 20.45, al Teatro Paisiello di Lecce un recital lirico organizzato dal conservatorio di Lecce “Tito Schipa” in collaborazione con il Comune di Lecce e affidato alle cure del soprano ADRIANA DAMATO, accompagnata al pianoforte da ROBERTO CORLIANÒ.
Ogni anno, dal 2007, nel fine settimana più vicino alla data del 9 maggio (Festa dell’Europa), i teatri d’opera europei aprono le loro porte al pubblico per celebrare l’arte del melodramma e valorizzare il talento di chi ne è protagonista. Giunta alla nona edizione, l’“Opera Europa Day” si prefigge di contribuire a democratizzare l’opera, a rafforzarne l’immagine e a migliorarne l’apprezzamento nella società odierna. Il concerto promosso dal Conservatorio di Lecce per questa edizione della “Festa della lirica” offre un programma di arie d’opera tra le più celebri del repertorio, in ricordo della figura di Tito Schipa, tenore di grazia leccese di fama mondiale, morto a New York esattamente 50 anni fa.
La serata si aprirà con la Fantasia ditemi dal Trovatore (1853)di G. Verdi, concepita ed eseguita al pianoforte da Roberto Corlianò. Il programma proseguirà con gli interventi propriamente lirici del soprano Adriana Damato: “Ah, chi mi dice mai”, aria della sedotta e abbandonata Donna Elvira, dal Don Giovanni (1787)diW. A. Mozart, “Sola, perduta, abbandonata”, disperata invocazione della protagonista di Manon Lescaut (1893) di G. Puccini e “Voi lo sapete, o mamma”, romanza di Santuzza da Cavalleria rusticana (1890) di P. Mascagni, nella quale la donna racconta il forte sentimento d’amore che la lega a Turiddu, ma anche il di lui tradimento con Lola, sua fidanzata d’un tempo.
Dopo la Fantasia ditemi dalla Traviata (1853) di G. Verdi, sempre elaborata ed eseguita al pianoforte da Roberto Corlianò, Adriana Damato chiuderà la serata con “Ritorna vincitor”, dal primo atto di Aida (1871)diG. Verdi, romanza della protagonista innamorata del giovane condottiero Radamès.