“… Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca”. A Trepuzzi va in scena la Passione di Cristo (2)

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Passione Trepuzzi LocandinaTrepuzzi (Le) – La Comunità Parrocchiale Santa Famiglia in  Trepuzzi  e l’Oratorio Giovanni Paolo II, dopo due anni di pausa,  si preparano a rappresentare la “Passione Vivente”. Sono quasi cento i  personaggi che, attraverso la loro voce e i loro gesti, ci faranno rivivere la più grande storia d’amore mai raccontata nei secoli.

Già da qualche mese tutta la comunità si sta preparando con grande entusiasmo e qualche sacrificio a realizzare quella che sarà una vera e propria opera teatrale che mira principalmente a diventare una forma nuova di evangelizzazione sul Mistero più grande della fede cattolica. Quest’anno la “Passione Vivente” seguirà il filo narrativo dell’evangelista Marco che, come è noto, è l’evangelista i cui brani, in questo anno liturgico, vengono proclamati durante le liturgie domenicali.

Alcune caratteristiche tipiche dell’evangelista Marco saranno presenti nell’opera teatrale che si sta realizzando, quali ad esempio la solitudine di Cristo durante la Passione, le reazioni molto umane di Gesù di fronte alla morte, il silenzio di fronte al processo di Pilato, un silenzio che, come si vedrà, non è segno di debolezza o mancanza di coraggio  ma di forza d’animo, tipico di chi non reagisce alle provocazioni, di chi non si scompone di fronte all’arroganza, all’insulto, alla calunnia. Il silenzio di Cristo è immagine del vero cristiano che, come Cristo, lotta per la verità e contro il male ma è anche capace di tacere, non ha paura della sconfitta e non si preoccupa della vittoria dei suoi nemici: sa che il loro trionfo è effimero!

Vertice di tutta l’opera è la morte in Croce di Cristo che culmina nella professione di fede di un centurione pagano che, nel modo in cui il Nazareno muore, scorge in Lui il vero Figlio di Dio. 

La Passione Vivente si svolgerà Sabato 28 marzo con due ingressi, uno alle 19,30  e l’altro alle 21,00 e Domenica 29 marzo con due ingressi, uno alle ore 20,00 e l’altro alle ore 21,30.

A differenza degli altri anni, l’opera di quest’anno è un atto unico la cui ambientazione è il cortile del Nuovo Oratorio Giovanni Paolo II posto nel seminterrato della Chiesa, un palcoscenico  naturale  dove, tra gli ulivi secolari che ne fanno da cornice, saranno ripresentate le varie scene, tra le quali spiccano per notevole bellezza e intensità di dialoghi l’ultima cena, la notte di Gesù nel Getsemani, il tradimento di Giuda, il processo di Pilato, la Crocifissione, la Pietà e  ovviamente la Risurrezione. 

L’opera teatrale, della durata di circa un’ora, rappresenterà per ogni spettatore un  tempo prezioso nel quale sentirsi  protagonista di questa storia d’ amore e di debolezza che costituisce il pilastro della fede di milioni di credenti. Appuntamento, quindi, a Sabato 28  e Domenica 29 marzo per rivivere il dramma di un Dio Crocifisso il cui sangue versato è ancora oggi lo “scandalo” più grande che l’umanità abbia mai conosciuto.

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