Dal Salento in Germania: i talentuosi “Fratelli Filieri” (2)

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F.lli Filieri D. PelusoPorto Cesareo (Le) – Può un talento rischiare di non essere “condiviso” con gli altri perché non si è al momento giusto nel posto giusto? Forse. Sta di fatto che la storia di due ragazzi salentini ci fa pensare un po’ al film “Sliding doors”, dove la porta di un ascensore può cambiare la tua vita…

Lino ed Enrico Filieri, 39 e 29 anni, nascono in Germania da genitori italiani, madre siciliana e padre pugliese, emigrati lì per lavoro. Negli anni 90, però, l’intera famiglia si trasferisce nel paese di origine del papà, Porto Cesareo.

La musica sembra essere una dote di famiglia e sicuramente le serate allietate dal suono della fisarmonica del nonno e del padre influenzano particolarmente Enrico e Lino. Entrambi infatti manifestano questo interesse sin da piccoli, Lino a partire dai 9 anni studia pianoforte e Enrico comincia a cantare a 8 anni, partecipando a diversi festival canori locali.

Passano gli anni e di sola musica i due fratelli non riescono a vivere così entrambi provano ad inventarsi un’attività; Lino per qualche anno impartisce anche lezioni di pianoforte, ma tutto questo non basta ad affrontare la crisi economica in cui naviga l’Italia da un po’. Ecco, quindi, che i due si trovano ad un bivio: rimanere nel loro paese d’origine o partire? Lino va via per primo, ritorna in quella Germania che lo aveva visto nascere, ma stavolta con moglie e figli; Enrico lo raggiunge dopo un anno, incoraggiato dalla serenità ritrovata del fratello. Per i fratelli Filieri la passione per la musica era solo stata piegata con cura e messa in valigia; da tirare fuori all’occorrenza. Riposta accanto alla delusione, forse anche un po’ quella ricevuta per le porte in faccia sbattute alle selezioni di contest italiani.

Ma gli italiani, si sa, si reinventano e rinascono dalle proprie ceneri. In Germania, i due, con i primi stipendi comprano una tastiera e cominciano a fare piano bar in diversi locali italiani. Ogni volta i complimenti sono tanti, come tante sono le persone che li spronano a tentare le selezioni di “Das Supertalent” (il nostro Italian’s got talent). E così si iscrivono e il 2 maggio 2014 cominciano le selezioni che li ha portati, lo scorso dicembre, alla finale in diretta su RTL, uno dei più noti canali tv tedeschi. Due i brani che hanno fatto letteralmente saltare il pubblico tedesco dalle sedie per applaudire: “Caruso” di Lucio Dalla e l’intramontabile “O sole mio”.

Noi di Paisemiu.com siamo testimoni del sogno che stanno vivendo questi due ragazzi e abbiamo voluto farci raccontare da loro le emozioni del momento.

Ciao Lino, ciao Enrico, anzi “Fratelli Filieri”, come vi conoscono ormai i fans. Raccontateci quando avete capito che non era un sogno che eravate in finale?

Quando ci hanno detto che eravamo in finale, con 3 telecamere puntate addosso, eravamo senza parole, emozionatissimi. Ad un tratto abbiamo realizzato che eravamo favoriti, che piacevamo alla gente.

Come è stata la sera della finale? Nervosi?

Per tutta la settimana Lino era quello più nervoso, ma quella sera… Io ero agitatissimo: 5 minuti prima di salire sul palco ho pianto come un bambino, ma una volta salito mi sono sentito sicuro e infatti è andata bene.

Sapevate che da Porto Cesareo vi avrebbero seguito su un maxi schermo in piazza?

Si lo sapevamo, eravamo in contatto con nostro fratello Giuseppe. Eravamo felicissimi e sorpresi: non ce lo aspettavamo proprio.

Come state vivendo questo momento di improvviso successo?

È tutto così strano, la gente ci ferma per strada per autografi e foto.

In Germania un successo strepitoso, ma vi hanno contattato dall’Italia?

Abbiamo rilasciato da poco un’intervista a canale 8, una tv pugliese, e a fine mese sarà la volta di Radio Rama.

Adesso quali saranno i vostri progetti per il futuro? Avete avuto delle proposte interessanti?

Abbiamo firmato un contratto con la casa discografica SONY, Dieter Bohlen, uno dei manager più importanti in Germania ha subito creduto in noi. Inoltre ora è in corso il radio tour, saremo ospiti in circa 50 radio tra Italia, Germania, Svizzera e Austria.

Questa esperienza vi ha cambiati?

Diciamo un po’ si. La musica è sempre stata la nostra passione, ma adesso è entrata al 100% nelle nostre vite. 

Certamente questa esperienza avrà cambiato la vita di questi due ragazzi, ma dall’intervista si capisce che sono ancora i ragazzi semplici, simpatici e disponibili di sempre. In bocca al lupo dalla nostra redazione.

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