Bari – Francesco Maria Mancarella, 24 anni, compositore e musicista salentino. Un nome destinato a farsi sentire a lungo, perchè ideatore di un progetto innovativo ed emozionante allo stesso tempo. Now I see è il nome del progetto, che può essere sinteticamente espresso come “il pianoforte che dipinge“. Esposto nello spazio del Medimex alla fiera del Levante di Bari, si tratta di un pianoforte a cui è stata tolta una parte del meccanismo interno, affinchè oltre a emettere una melodia, i tasti premuti possano dipingere su una vera e propria tela.
Un connubio fra musica e arte, nato proprio dalla difficoltà che Francesco ha nel disegnare, difficoltà che invece non riscontra nella musica, dal momento che ha all’attivo diversi progetti legati a essa, e che lo hanno portato, pochi mesi fa, a esibirsi sul prestigioso palco dell’Arena di Verona, all’interno del Festival Show. Noi di paisemiu.com lo abbiamo incontrato al Medimex per farci raccontare com’è nata la curiosa idea del progetto Now I See.
Come si è sviluppata l’idea inusuale del progetto Now I See, e come si possono acquistare le opere?
“Now I see significa “Ora vedo, ora conosco”. Un anno e mezzo di lavoro, brevettato insieme al mio collaboratore e produttore esecutivo dell’evento, il dottor Antonio Greco, ha trovato il suo pieno risultato nella realizzazione del sito internet, www.nowisee.it, dove gli utenti possono vedere le opere e allo stesso tempo ascoltare le melodie che le hanno create. Gli acquirenti diventano quindi possessori di due prodotti inscindibili: l’opera artistica, e la sua melodia, da me prodotta. Inoltre sul sito web si racconta la storia di ogni opera, dal momento che sono tutti pezzi unici che scaturiscono da un pensiero, un’immagine diversa. Un’esperienza emozionante, tant’è che addirittura un acquirente, diventato proprietario dei diritti della melodia, ha deciso di non permettere ad altri utenti di ascoltarla”.
Quali sono state le fasi tecniche di sviluppo dell’idea?
“Il progetto è uscito sul mercato il 17 maggio 2014. Ho affrontato gli iniziali pregiudizi della gente quando il proprietario di un negozio di pianoforti me ne ha regalato uno, rotto e in disuso. Antonio Greco lo ha rimesso in sesto in un giorno, e con questo prototipo abbiamo provato a fare un primo esperimento di realizzazione di un quadro. Non appena ho preso in mano questo quadro così embrionale, ho capito di aver raggiunto l’effetto che volevo: ho quindi acquistato un pianoforte degli anni ’70, che ho amato prima di tutto come oggetto di arredamento, l’ho adattato, inserendo degli oblò di vetro sui lati per rendere visibili i meccanismi all’interno, gli ho tolto le corde e ho aggiunto dei microchip sotto ai tasti per far sì che oltre a suonare potesse dipingere, e così è venuto fuori Now I See.”
Credi sia un prodotto che può essere facilmente esportato all’estero, data la sua unicità?
“Già molta gente mi ha chiesto di esportare il pianoforte all’estero, un’operazione che richiede però una spesa considerevole. Tanti pianisti famosi mi hanno contattato per utilizzarlo nei loro concerti o videoclip: tuttavia questo progetto non nasce per una questione meramente economica, ma per far conoscere un tipo di musica nuova, unita allo spunto artistico. È un progetto di nicchia, dedicato a pochi, a intenditori, a contesti intimi come quelli teatrali.”
Francesco Mancarella compositore, ma innanzitutto Francesco Mancarella uomo: quali sono i tuoi gusti artistici e musicali?
“Il mio colore preferito è il verde acqua, amo il mare e la sensazione di serenità che offre. Per quanto riguarda la musica, mi ritengo fortunato perchè posso ascoltare di tutto, dall’hard rock alla musica classica, la musica mi piace tutta e mi piacerebbe saperla suonare tutta. Più informazioni sono in grado di avere a livello musicale, più libertà di scelta avrò nel cammino che voglio intraprendere”.
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