Nella giornata di ieri i carabinieri della Stazione di Squinzano hanno proceduto al deferimento in stato di libertà di due ragazzi squinzanesi incensurati, A.C. del 1978 ed E.G. del 1993, per i reati di furto in abitazione aggravato, danneggiamento a seguito d’incendio e deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
Nella mattinata di ieri un cittadino di Squinzano si è recato in caserma per denunciare che in un giorno imprecisato qualcuno si era introdotto nella sua casa estiva a Casalabate (nella parte ricompresa nell’agro del comune di Trepuzzi) e dopo aver asportato la tv, alcuni oggetti d’arredo e un orologio aveva incendiato con del liquido infiammabile la camera da letto. I carabinieri, immediatamente accorsi per un sopralluogo, hanno anche constatato che erano stati imbrattati dei muri esterni con della vernice-spray verde. Il comportamento del ladro o dei ladri è apparso quanto mai sospetto: perché accanirsi contro la proprietà nonostante il furto fosse comunque stato proficuo? C’è da considerare che normalmente in queste case estive non si trova assolutamente nulla. Scavando nella vita del denunciante e dei suoi familiari è venuta fuori una storia che poteva avere un qualche legame con l’accaduto: la giovane figlia della vittima stava avendo problemi seri con l’ex fidanzato, A.C., incapace di accettare la rottura del legame sentimentale. La ragazza ha raccontato di aver subito minacce esplicite gravi relative alla sua incolumità. Si è deciso di andare a perquisire A.C., che inizialmente è caduto dalle nuvole. Al termine della perquisizione dell’abitazione è saltata fuori una bomboletta spray di vernice verde, quasi esaurita. Si è quindi deciso di procedere ad un esame comparativo, speditivo. Nel mentre si stava organizzando l’esame il ragazzo ha confessato: aveva effettuato la “bravata” con la collaborazione di un amico, la notte tra sabato e domenica, per vendicarsi della ex. Il ragazzo ha quindi fatto ritrovare la refurtiva che ancora custodiva in un luogo lontano da casa e ha confermato tutto alla presenza dell’avvocato. Tra l’altro ha anche indicato le generalità dell’amico che, in cambio della collaborazione, aveva preteso in cambio la sola tv. E.G. è stato quindi a sua volta perquisito. Dopo una iniziale reticenza sdegnata anche lui però è crollato: la tv l’aveva data allo spacciatore di fiducia in cambio dei due grammi di cocaina trovati durante la perquisizione. Anche E.G. ha confessato innanzi all’avvocato. E.G. è stato anche deferito per il reato di spaccio di sostanze avendo altresì ammesso che quella cocaina a sua volta era destinata a suoi clienti, non essendo lui consumatore. In casa era stato trovato anche materiale per il confezionamento. E.G. non ha inteso, per paura, fare il nome del suo fornitore.