Porto Cesareo (Le) – Campagna elettorale al vetriolo quella che si sta tenendo a Porto Cesareo. Nella giornata di ieri, sia la lista “Idea Comune” sia “Albachiara” erano in Comune per protocollare la richiesta di tenere i loro comizi nella stessa piazza e alla stessa ora.
All’apertura dell’ufficio entrambe le liste si sono viste applicare il principio della richiesta contemporanea. Tra la candidata a sindaco Monica Viva ed il candidato a sindaco Eugenio Sambati è stato così effettuato un sorteggio per chi dovesse tenere per primo il comizio. A vincere il sorteggio è stato Sambati che stasera sarà in piazza Risorgimento dalle h. 20.30 alle h.21.15 . Ma Monica Viva, per protesta, ha espresso la volontà di non partecipare al sorteggio proposto ed ha presentato un esposto ai carabinieri di Porto Cesareo attraverso il proprio consigliere politico Ettore Ianì, Presidente di Fidipesca e residente a Roma. Il disappunto della candidata di “Idea Comune” è anche derivato dall’essere costretta a disdire l’invito formulato a due parlamentari, Laura Venittelli e Guida Milana, che sarebbero giunte da Roma appositamente per il comizio.
Situazione, non del tutto analoga, invece, quella di mercoledì, quando si sono presentati davanti alla porta del Comune di Porto Cesareo, in attesa che aprisse, i candidati sindaci di “Cambiare Rotta” e “Progetto futuro”. Entrambi chiedevano di poter usufruire, nello stesso giorno e nella stessa ora, della piazza Risorgimento per tenere il loro comizio alle h.20.15. Son dovuti intervenire i carabinieri per placare la contesa fra i due candidati a Sindaco, Francesco Schito e Salvatore Albano.
I giovani di “Cambiare Rotta” attendevano già dalle ore 7.30 per assicurarsi la possibilità di veder protocollata la loro richiesta ed esattamente alle ore 09.02 finalmente, il candidato sindaco Francesco Schito, otteneva il permesso di parlare ai cittadini. La lista “Progetto Futuro”, invece, vedeva il visto del protocollo intorno alle ore 09.27. Schito non era intenzionato a far posto a Salvatore Albano ed in Comune, i burοcrati, li avevano lasciati attendere fino alla chiusura degli uffici, prima di una risposta.
Al che il candidato sindaco di “Cambiare rotta” – non vedendo applicata la norma che prevede che ad ottenere la piazza sia il primo a protocollare la richiesta – aveva richiesto l’intervento dei carabinieri, ottenendo così il permesso di tenere il comizio.