Oria (Br) – Sono appena le 4 del mattino quando nella giornata di ieri, in contrada Frascati, nei pressi di Oria scatta il blitz per l’eradicazione degli ulivi. Uno scenario da film poliziesco si presenta ai primi attivisti giunti sul posto. Una operazione coordinata di Arif, Guardia Forestale, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, per un totale di circa 300 uomini, con diversi posti di blocco a presidio dei fondi agricoli interessati.
Erano trascorsi oltre tre mesi, da quel 13 Aprile in cui risuonò per la prima volta il frastuono delle motoseghe, e ora quelle stesse motoseghe si sono riaccese per completare il lavoro interrotto. Ben 47 sono stati gli ulivi eradicati nella giornata di ieri per l’attuazione del nuovo Piano Silletti, che come preannunciato, sarà approvato in più tranche.
La vicenda comunque ha diversi punti oscuri.
Innanzitutto, la notificazione ai proprietari dei fondi agricoli è avvenuta nella stessa mattinata di ieri alle 7.25, cioè ben due ore dopo l’inizio delle attività e dunque dell’ingresso nelle proprietà private. In secondo luogo, neppure l’amministrazione comunale, come testimoniato con disappunto direttamente dal Sindaco Cosimo Ferretti, era stata avvisata delle operazioni.
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Il pericolo più grande, cui si potrebbe andare incontro ora, è la desertificazione delle aree interessate in seguito all’attuazione della decisione della Commissione Europea per cui debba sterminarsi ogni forma di vita vegetale nel raggio di 100 metri delle piante infette, o presunte tali. Proprio per tale motivo, scontata appare la decisione dei Comuni della zona di impugnare tutti gli atti al Tar Lazio.