Novoli (Le) – In questi giorni le vie di Novoli sono interessate da lavori che a volte condizionano la circolazione stradale, benché in modo molto discreto, come le piccole tracce che lasciano al termine degli interventi.
Gli operai dell’impresa che ha in appalto i lavori sta posando dei cavi particolari, contenenti la preziosa fibra ottica. Preziosa non per il valore commerciale della materia prima, molto meno “appetibile” per i ladruncoli rispetto al rame che andrà a sostituire, ma per il “valore” che trasporta e che indirettamente genera: i dati.
Dati che finiscono sulla grande rete del World Wide Web (WWW); dati che riceviamo o inviamo, per svago ma anche per lavoro. E oramai la nostra economia è assolutamente dipendente dalla rete, per approvvigionamenti, ordini, forniture, vendite.
La capacità di ricevere ed inviare dati con una velocità adeguata (larghezza di banda) è da tutti ritenuta un fattore chiave di sviluppo dell’economia. E dotare un territorio di una adeguata infrastruttura è un passo indispensabile per attrarre investimenti e generare posti di lavoro e reddito diffuso.
In questi giorni si pongono, quindi, le basi per l’arrivo della banda larga a Novoli. Abbiamo incontrato un dirigente di Telecom Italia (che presto impareremo a chiamare TIM anche per la rete fissa), presente sul nostro territorio nel periodo di ferie; e a lui abbiamo rivolto alcune domande.
Ci può spiegare che tipo di lavori sono stati appaltati? Chi finanzia questa opera di infrastrutturazione?
È un progetto nuovo, che fa riferimento ai fondi stanziati dall’Unione Europea nell’ambito del progetto “EuroSud”. Si tratta di bandi di gara, indetti dal Ministero dello Sviluppo Economico e aggiudicati da Telecom Italia, per la posa dell’infrastruttura in fibra ottica. I bandi sono stati emessi a livello regionale e le Amministrazioni hanno indicato le specifiche tecniche all’interno di un’architettura di riferimento individuata a livello centrale. Il bando pugliese consentirà di raggiungere elevati livelli di copertura del territorio con la cosiddetta “ultra broad band”. Questo consentirà alla Puglia di diventare, entro il 2016, una delle regioni europee con livelli di copertura del territorio più elevati: circa l’80 % del territorio pugliese.
Telecom Italia si farà carico di finanziare la realizzazione delle infrastrutture elettroniche che consentiranno di usufruire appieno dei vantaggi della fibra ottica. E riguardo la fruibilità da parte di cittadini e imprese?
A partire dal 2017 i pugliesi coperti dal servizio potranno usufruire di questa importante innovazione. In alcune aree la banda larga potrebbe essere una realtà anche tra 12 mesi.
Abbiamo ringraziato il nostro interlocutore, ospite di un gettonatissimo Salento, con la speranza di poterlo riaccogliere presto in una terra sempre più “smart”, anche nell’innovazione tecnologica.