Si rinnova l’intervento per rendere il mercato settimanale pulito e sostenibile realizzato dall’associazione EMS – Ente Modelli Sostenibili, realtà operante nell’ambito del network CulturAmbiente Group. Raccolta differenziata, compostaggio e informazione ambientale coinvolgendo direttamente i cittadini
Novoli (Le) – È stato rinnovato fino al prossimo dicembre il progetto “Ecomercato Novoli”, nato per ridurre l’impatto ambientale dell’area mercatale e realizzato dall’associazione EMS – Ente Modelli Sostenibili, realtà operante nell’ambito del network CulturAmbiente Group. L’iniziativa riprende il prossimo mercoledì 16 settembre.
Il progetto è stato avviato lo scorso autunno e, grazie al lavoro di un gruppo di “ecocustodi” locali, l’area mercatale novolese è finalmente pulita e la gestione del mercato è più sostenibile. Ogni mercoledì mattina, gli operatori impiegati, supportati dalle attività di animazione ambientale a cura di Ems – Ente Modelli Sostenibili, hanno informato e sensibilizzato la cittadinanza sulla corretta gestione dei rifiuti contribuendo, così, all’incremento in media del 15% della raccolta differenziata di carta e plastica dei giorni successivi al giorno del mercato. Un risultato importante se si considera che corrisponde a una riduzione dell’indifferenziata conferita in discarica e a un conseguente risparmio economico per le casse pubbliche e per i cittadini. In 6 mesi di attività, inoltre, il 90% degli operatori commerciali presenti nel mercato effettuano regolarmente la raccolta differenziata di plastica, carta, cartone, umido e l’area mercatale, una volta concluso il mercato, risulta sgombra da imballaggi e rifiuti.
Per ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti, sono state installate 3 isole ecologiche con 5 bidoni – plastica, metalli, vetro, umido e indifferenziata – complete di totem informativi e monitorate da un team di “ecocustodi” novolesi formati dagli esperti ambientali di E.M.S. – Ente Modelli Sostenibili che accompagnano i cittadini nel corretto conferimento dei rifiuti. Cittadini formati, quindi, promotori di un’azione capillare di informazione e sensibilizzazione. Il rifiuto organico come quello dei prodotti alimentari, frutta, verdura e fiori, inoltre, si trasforma in fertilizzante naturale grazie alle compostiere domestiche.