Al capezzale della politica squinzanese, molti i cerusici ma poche le soluzioni

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Comune SquinzanoSquinzano (Le) – Periodo particolare per la politica squinzanese, si va avanti a sussulti. Il confronto politico fra le parti si svolge sul social e attraverso testate web cui ricorre il politico di turno che ha da dire la propria su argomenti a volte triti e ritriti, sollecitati dal cittadinoMasaniello di turno che denuncia sempre e virtualmente, tutto il denunciabile riguardo al terribile modus operandi adottato nel governare la Città della Musica, dal manipolo degli impavidi di Via Matteotti. Continua a latitare il confronto reale fra politici e cittadinanza sempre meno interessata alle sorti della Comunità perché impegnata a sbarcare il lunario e inventarsi ogni giorno la soluzione al difficilissimo momento in cui tutti si dibattono.

Quindi per i cittadini la Casa Municipale, dove in pochi decidono il destino di tanti, sembrerebbe un Grand Hotel, popolato da gente che viene, gente che va, tutti con obiettivi propri che poco hanno a che fare con il bene comune.

Fra contestazioni quasi legittime da parte degli esponenti dell’opposizione in consiglio comunale, nelle cui fila è molto attivo il consigliere Gianni Marra, e risposte molto stizzite da parte di qualche esponente della maggioranza, si assiste a un dialogo fra sordi. Tanti gli argomenti oggetto in discussione, quali ad esempio l’esternalizzazione della mensa dell’asilo nido, opere provvisionali per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e molto altro.

Non passa sicuramente inosservata l’azione dei cittadini a cinque stelle di Squinzano, che hanno prodotto decine di proposte, richieste e suggerimenti sulla buona politica all’amministrazione, tali proposte sono state per la maggior parte inascoltate. Il Sindaco Mino Miccoli, chiamato a rispondere, non ha dato segnale alcuno.

Quasi completamente assente quella che una volta era la sinistra squinzanese fatta eccezione per alcuni comunicati stampa a firma della Consigliera Mimina Maniglio e per la battaglia portata dall’Aula Consiliare sul social dalla consigliera Tonia Mazzotta.

Da un simile quadro, si potrebbe evincere che, c’è un problema di classe dirigente, di cultura locale, di senso di responsabilità è di appartenenza anche del popolo, che vota la dirigenza locale, regionale, nazionale ed europea. Quasi senza conoscerla. La capacità di scegliere i responsabili della gestione della collettività indica la qualità di chi li sceglie, di chi li dovrebbe controllare, la nostra qualità di cittadini che spesso si vantano di non occuparsi di politica, di amministrazione pubblica. Una vanteria che porta i risultati che vediamo. E a giudicare dalle presenze ai consigli comunali da parte della cittadinanza, si potrebbe essere portati a pensare che il peggio debba ancora venire.