Novoli (Le) – Manca solo un giorno alla terza giornata di selezione del New Sounds Music Contest, in programma per domani, giovedì 12 novembre, all’Area 51 di Novoli. Il concorso, aperto a band di musica inedita, è organizzato dalla TFKL Records, etichetta discografica, e ha come premio in palio per il gruppo vincitore l’apertura del Focara Festival di Novoli, a gennaio 2016.
Il terzo gruppo in gara questa settimana sono i Kayssah, che hanno il sogno di portare il funk, genere di Michael Jackson e Bruno Mars, in Italia, meglio ancora in italiano. Noi di Paise Miu, media partner dell’evento, abbiamo sentito Giulio Musca, cantante e leader della band e ci siamo fatti raccontare qualcosa sul loro percorso artistico.
Come nascono i Kayssah?
“Ci conosciamo da tantissimo tempo. C’è chi di noi ha condiviso anche la stessa classe alle scuole elementari. Tre componenti della band vengono da San Pancrazio Salentino, altri due da Nardò e San Pietro Vernotico. La formazione è composta da :Paolo Vergara (batteria), Joele Micelli (synth e violino), Matteo Costantini (chitarra elettrica), il nuovo entrato Gabriele Ciarfera (basso), Giulio Musca (voce e chitarra). Abbiamo cominciato a suonare insieme nel 2013 come cover band di Bruno Mars & Michael Jackson sotto il nome di Bad Hooligans, per poi partecipare a vari contest di musica inedita e cambiare il nome in Kayssah. Il nome è stato scelto per il suo significato: Caissa è la dea protettrice degli scacchi, e noi vogliamo che sia lei a guidarci a fare le mosse giuste nella musica, che in questo caso ha le sembianze della scacchiera. Fino ad oggi abbiamo avuto tantissime soddisfazioni anche grazie alla nostra etichetta discografica “L’Arca Del Blues “. Abbiamo partecipato al Festival Show, che si svolge in Veneto, passando prima tante selezioni fino all’ultima di Caorle, e stiamo stati selezionati tra i 12 finalisti in tutta Italia da una giuria capitanata da Mogol, Dodi Battaglia, il maestro Pennino e Dario Salvatori. Così ha avuto inizio il nostro tour con prima tappa a Padova. Il 5 Luglio è stato il giorno di un grande traguardo, perchè oltre a vincere quella prima gara, abbiamo condiviso il palco con artisti di fama nazionale come Anna Tatangelo, Deborah Iurato, Chiara, The Kolors e tanti altri. Grazie all’affetto del pubblico siamo riusciti ad avere anche un grandissimo numero di voti per il televoto che ci ha portato a esibirci alla tappa finale del festival, ovvero l’Arena di Verona. Anche in quell’occasione la gioia è stata inspiegabile ed anche lì abbiamo incontrato tutti i maggiori cantanti italiani del momento. Adesso potete seguirci su Real Time, ai casting di Amici, perchè siamo fra i gruppi che si stanno sfidando per entrare a far parte del programma della scuola di Maria De Filippi.”
Quali sono i vostri generi di riferimento?
“Ognuno di noi deriva da un genere particolare. C’è chi ascolta cantautori e musica classica come Joele, anche se ha un passato da Ifan degli Iron Maiden. A Matteo piacciono i Queen, Paolo adora molto il reggae, io (Giulio), ascolto di tutto perchè mi piace sentire e prendere informazioni da tutta la musica che mi circonda (dal metal al pop, dal funk al rock), ma il mio stile è prettamente pop/funk, Gabriele è appassionato di funk ma anche di Jazz ed R&B.”
Quali canzoni eseguirete sul palco dell’Area 51?
“Sul Palco dell’Area 51 presenteremo sei nostri brani inediti scritti in italiano: Universe in Motion, Illusione, Stand Up, Se tu fossi qui, Caramelle, Basta gridare”
Cinque brani che vi hanno cambiato la vita.
“The Show Must Go On dei Queen per Matteo. Bad, l’interno album di Michael Jackson per Giulio, No woman No Cry di Bob Marley per Paolo, Impressioni di Settembre della PFM per Joele e Virtual Insanity di Jamiroquai per Gabriele.”
Perché dovreste passare il turno e avere la possibilità di andare avanti nella competizione?
“Noi dobbiamo passare il turno perchè vogliamo arrivare a suonare alla Focara di Novoli. Vogliamo dare tanto! Il nostro obiettivo è far divertire la gente con il nostro ritmo, ma soprattutto far conoscere la nostra musica a tutte quelle persone che ancora non ci conoscono.”