Alezio (Le) – La macchina organizzativa della sesta edizione di “Tuglie Incontra – Festival Nazionale del Libro”, organizzato e diretto dal giornalista Gianpiero Pisanello, si è messa già in moto. Nonostante manchino otto mesi alla programmazione ufficiale di luglio, è tempo di anteprime per il Festival che, pochi mesi fa, ha portato in piazza più di quarantamila lettori.
“Aspettando il Festival Nazionale del Libro 2016” è il titolo scelto per i tre eventi (il 4 dicembre con Serena Dandini e il 12 dicembre con Franco Di Mare) in programma che, eccezionalmente, si svolgono ad Alezio, sempre in provincia di Lecce, al fine di coinvolgere un territorio più ampio e variegato.
Si inizia sabato 14 novembre 2015, alle ore 19, con Alan Friedman che presenta il libro “My Way. Berlusconi si racconta a Friedman” (Rizzoli). Introduce Gianpiero Pisanello, mentre ad incontrare l’autore è il giornalista Adelmo Gaetani.
Contemporaneamente all’ incontro letterario, in collaborazione con il GAL Serre Salentine, si svolge “La Vetrina del Territorio”, ovvero un’esposizione dei prodotti enogastronomici di Alezio con la partecipazione di Vincenzo Romano, Sindaco del Comune di Alezio; Walter De Santis, Assessore alla Cultura del Comune di Alezio; Francesco Pacella, Presidente del GAL Serre Salentine.
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MY WAY – BERLUSCONI SI RACCONTA A FRIEDMAN
In nessun’altra nazione occidentale, negli ultimi vent’anni, un leader politico ha dominato così completamente la scena come ha fatto Silvio Berlusconi in Italia. Nessuno ha scatenato così tante polemiche, nessuno è stato tanto amato e odiato. In questo libro Alan Friedman, dopo un anno e mezzo di interviste e conversazioni con Berlusconi, i suoi amici, i suoi familiari, racconta una vita che non conosce mezze misure. Un ritratto intimo di un uomo sul quale pensavamo di sapere già tutto. Ma rispondendo a Friedman, Berlusconi si confessa come mai prima. Ripercorre le sue tormentate vicende giudiziarie e la lunga guerra con la magistratura, parla della sua passione per le donne, rivive i trionfi e l’amarezza delle sconfitte. Racconta gli anni Sessanta e Settanta, quando le sue città giardino hanno incarnato il sogno di un’Italia che scopriva il benessere. Racconta gli anni Ottanta, quando con la televisione commerciale ha cambiato le abitudini e i gusti degli italiani, inondando l’etere di consumismo yuppie e edonismo all’americana. Racconta il suo amato Milan, la squadra per cui faceva il tifo da bambino e che ha portato sul tetto del mondo. Racconta la politica italiana, parla del suo passato e del suo futuro. Nel vivace ritratto di Friedman assumono un rilievo fondamentale le drammatiche vicende internazionali, perché Berlusconi è stato testimone e protagonista del periodo successivo al crollo del muro di Berlino. In un libro che non è mai di parte e ha il ritmo di un romanzo, Friedman offre al lettore l’opportunità unica di conoscere da vicino un uomo dalla personalità straripante. «Possono farmi molte cose,» ha detto Berlusconi «ma non possono costringermi a dimettermi da me stesso.»