Novoli (Le) – Giovedì 19 novembre è alle porte, così come la quarta serata di selezione del New Sounds Music Contest, il concorso per le band di musica inedita organizzato da TFKL Records in programma ogni settimana sul palco dell’Area 51 di Novoli. Questa settimana a contendersi il premio finale, l’apertura del Focara Festival di Novoli, ci saranno anche gli Aeren, e noi di Paise Miu, media partner dell’evento, li abbiamo intervistati.
Come nasce il vostro progetto musicale?
Il progetto nasce per la prima volta dalla volontà del chitarrista (Simone D’Andria) e del bassista (Simone Solidoro) di portare alla luce i propri lavori inediti, nei primi mesi del 2014, in chiave alternative rock, un genere spesso poco considerato e ritenuto a volte tendenzialmente pop. I due dopo numerose difficoltà riescono a trovare le persone adatte e appassionate di questo genere: Silvia Galetta (voce) e Cosimo De Marco (batteria), con cui da maggio 2015 riescono a rendere il loro sound più rock aggiungendo linee melodiche molto orecchiabili e significative.
Nell’agosto del 2015 con l’aiuto di Stuart Slate (Salvatore Buzzerio), riescono a produrre il loro primo EP di 4 brani, uscito il 15 ottobre, che da subito riscontra pareri piuttosto positivi da chi ha potuto ascoltare la band nella data di debutto in occasione del “Rock in a Row” festival, tenutosi al Saloon Public House di Roccaforzata (TA) il giorno dopo l’uscita del disco. Attualmente la band è alla ricerca di nuove occasioni per potersi esibire e presentare il loro EP, e inoltre sta continuando a comporre nuovi brani viaggiando attraverso sonorità sempre più coinvolgenti.
Quali sono le vostre influenze nel panorama musicale?
Le nostre influenze musicali derivano da chi questo genere l’ha portato in voga tra gli anni 90 e i primi 2000 in Gran Bretagna e negli USA. Band come Foo Fighters, Muse e Paramore hanno contribuito parecchio sull’aspetto compositivo, dalle parti di chitarra e il groove di basso e batteria sino all’inserimento di sequenze live di synth o pianoforte. Per quanto riguarda la voce ha contribuito nella formazione della nostra cantante anche l’italiana Elisa del primo periodo, specialmente con l’aggressività dei suoi primi lavori. Altri gruppi che ci hanno formato singolarmente sul nostro strumento preferiamo non citarli, per lasciar spazio alla libera opinione degli ascoltatori.
Quali brani presenterete sul palco dell’Area 51?
Sul palco dell’area 51 suoneremo l’intero Ep più un nuovo brano che sarà contenuto sicuramente nel nostro primo LP. Il brano si intitola “Breath Of Air” e parla della condizione in cui versa Taranto, la nostra città a cui siamo molto legati. Siamo i primi a parlarne in chiave alternative rock, in inglese, poiché cerchiamo di rendere il messaggio universale sperando che possa toccare la sensibilità di chi ci ascolterà dal vivo.
Cinque canzoni che vi hanno segnato?
Enjoy The Silence (Depeche Mode), Alive (Pearl Jam), Californication (Red Hot Chili Peppers), Satellite (P.O.D.), The Pretender (Foo Fighters).
Perchè dovreste passare il turno e arrivare alle semifinali del New Sounds Music Contest?
Noi crediamo nel nostro progetto ed amiamo ciò che facciamo. La speranza è sempre quella di riuscire a trasmetterlo al nostro pubblico ed in particolare a quello dell’Area 51. Abbiamo le carte in regola per poter proporre qualcosa di alternativo ed insolito sul territorio, in quanto diverso dall’indie e dall’alternative rock italiano.