Campi S.na (Le) – Sono due gli ordini di custodia cautelare eseguiti, stamane, dai Carabinieri di Campi Salentina. I militari hanno arrestato Riccardo Cassone ed Edoardo Tafuro (entrambi classe 1994 e residenti nella cittadina nord salentina); hanno altresì denunciato a piede libero G.A., classe 1997.
Nei mesi scorsi e reiteratamente, i tre avrebbero minacciato, molestato e schiaffeggiato un minore loro concittadino affetto da handicap mentale, procurandogli un perdurante e grave stato di ansia e di paura e costringendolo, altresì, a modificare le proprie abitudini di vita; in particolare i tre hanno ripetutamente minacciato la loro vittima chiamandolo “handicappato” e “mongoloide”, oltre a farne oggetto di dileggio (in una circostanza, in particolare, avrebbero smontato la sella della sua bicicletta, gettandola via e sottraendogli il cellulare).
Tali comportamenti hanno ingenerato nel ragazzo uno stato di timore per la sua incolumità personale che lo ha presto portato a chiudersi in se stesso ed evitare finanche dì uscire da casa, rifiutando la frequenza scolastica per il timore di subire ulteriori atti persecutori. I tre aguzzini, infatti, gli intimavano di non dire nulla e, nelle occasioni in cui lo incontravano per strada, lo fissavano a lungo con sguardi minacciosi.
Nel mese di novembre 2014 l’episodio clou delle performance dei tre “eroi”: dapprima e con violenza hanno costretto la vittima a seguirli, impedendogli di scappare afferrandolo per le mani; quindi, dopo averlo condotto in un luogo più isolato detto “Coira”, nei pressi della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, lo hanno legato ad un cancello con una catena di metallo, rifiutandosi di liberarlo nonostante le implorazioni della vittima, minacciandolo di lasciarlo legato lì e fingendo di andarsene. Di fatto trattenendolo così incatenato, contro la sua volontà, per più di un’ora.
In questo lasso di tempo, lo hanno schernito, mettendo le chiavi del catenaccio vicino a lui e dicendo “se riesci; prendile e liberati” e, nel momento in cui la persona offesa ha tentato di prendere le chiavi, i tre bulli si sono abbassati i pantaloni urinandogli sulle scarpe e sulle gambe; da ultimo, lo hanno costretto sempre con violenza, mentre era legato, a fumare uno spinello.
Le indagini sono state avviate in seguito alla diffusione di un video circolato sui cellulari e che ritraeva la scena di un ragazzino incatenato ad un cancello, pervenuto all’attenzione di una compagna di scuola dello sfortunato e inerme protagonista; la madre della ragazza, riconosciuto il ragazzino, non ha esitato un solo istante a consegnare il video alla dirigente dell’istituto scolastico che, a sua volta, ha allertato i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina. Esaminando il filmato, il ragazzo riconosceva i suoi aggressori ora sottoposti agli arresti domiciliari.