Lecce – La Squadra Mobile di Lecce ha arrestato ieri, in flagranza, di E.S., quarantenne di Casarano, infermiere professionale in servizio presso il Reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, per i reati di rapina aggravata, peculato e detenzione di sostanze stupefacenti.
I reati venivano commessi in danno di una paziente ricoverata in osservazione nel reparto in seguito ad una caduta. A lei, nella serata di ieri, l’infermiere, che si accerterà in seguito essere l’unico di sesso maschile in servizio in quel momento, somministrava mediante agocannula un farmaco con il pretesto di pulire l’ago e di predisporlo per il prelievo ematico della mattina successiva.
La signora, dopo aver sentito un lieve bruciore, è caduta in un sonno profondo, per lei inconsueto; al risveglio si è accorta della mancanza dal suo anulare di un anello in oro con un rubino incastonato da piccoli diamanti. Alla sua richiesta di aiuto si è presentato nella stanza lo stesso infermiere della sera precedente che al racconto della signora ha risposto: “Sono ricordi, no? Hanno valore affettivo” usando stranamente il plurale. Al telefono con il marito, poi, la voce della signora era incerta e come assopita.
Pochi minuti dopo la signora si è accorta pure della mancanza di una fede, ricordo del suo 25° anniversario di matrimonio, circostanza questa che l’ha fatta ripensare alla frase pronunciata dall’infermiere, ed al riferimento fatto da questi ai “ricordi”.
Sulla base del racconto della paziente, il personale della Squadra mobile ha identificato l’infermiere indicato dalla signora e proceduto alla perquisizione della sua abitazione, all’interno della quale sono stati rinvenuti i due anelli oggetto di furto descritti nella denuncia.
Nell’armadietto personale in uso all’infermiere all’interno dell’Ospedale sono state rinvenute alcune fiale, ad uso esclusivamente ospedaliero, di medicinali a base di benzodiazepine. Le analisi effettuate nell’immediatezza sul sangue della signora hanno accertato appunto la presenza di benzodiazepine, farmaci che non le erano stati prescritti ma che, con tutta evidenza, le erano stati somministrati dall’infermiere allo scopo di porla in stato di incapacità e rapinarla dei propri gioielli.
La sottrazione di medicinali di proprietà della struttura ospedaliera configura a carico dell’arrestato che, pubblico ufficiale, ne aveva la disponibilità o il possesso in ragione del proprio servizio, il delitto di peculato. Trattandosi, infine, di farmaci compresi tra le sostanze stupefacenti, la loro detenzione è considerata illegittima.
E.S. è stato quindi arrestato e ristretto presso la Casa Circondariale di Lecce a disposizione del PM di turno dott. Massimiliano CARDUCCI. Sono in corso ulteriori indagini in relazione ad altri episodi simili segnalati in passato dal Dirigente di quel Reparto.