Si chiama EAH1N1, è una variante del virus responsabile della pandemia di «suina» del 2009. Ha già contagiato i maiali e da questi animali-ponte potrebbe arrivare all’uomo.
È questa «la più grande minaccia pandemica» identificata da un gruppo di scienziati cinesi che lanciano l’allarme in uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Science.
«Abbiamo scoperto che l’EAH1N1 (Eurasian avian-like H1N1) è uno dei candidati più probabili a causare la prossima epidemia globale di influenza nell’uomo», avverte Chen Hualan, direttore del National Avian Influenza Reference Laboratory cinese, sentito dall’agenzia stampa Xinhua. «Dobbiamo attribuirgli grande importanza», aggiunge il leader del team di ricerca che ritiene «necessaria un’azione immediata per prevenire in modo efficace il salto di questo microrganismo all’uomo».
Il virus EAH1N1, spiegano gli scienziati nell’articolo su Pnas, è già circolato nei maiali, tuttavia le sue proprietà biologiche restano in gran parte sconosciute. A preoccupare gli scienziati c’è innanzitutto il fatto che questi virus si legano in modo preferenziale ai recettori presenti sulle cellule umane. Inoltre, nei furetti, 9 dei 10 microrganismi testati sono stati in grado di trasmettersi da un animale all’altro attraverso le goccioline emesse con il respiro.
«Gli attuali vaccini antinfluenzali e l’immunità preesistente nella popolazione non offrono abbastanza protezioni contro questi virus», ammonisce Chen. «Il nostro studio – concludono gli autori – mostra il potenziale di EAH1N1 di trasmettersi efficacemente nell’uomo e suggerisce che è indispensabile un’azione immediata per prevenire il possibile contagio».