Domenica prossima la 22ª edizione regionale de “Il Mare d’Inverno”
Casalabate (Le) – Domenica 31 gennaio, anche in Puglia, FARE VERDE sarà a pesca … di rifiuti, in varie zone della regione, con l’iniziativa “Il Mare d’Inverno”, giunta alla XXII edizione regionale:
Campomarino (Ta), lato sinistro porto: ore 10 – Casalabate (Le), c/o Lega Navale: ore 9.30 – Nardò Santa Caterina (Le):ore 10 – Carovigno (Br), spiaggia Punta Penna Grossa: ore 10,30 – Ostuni (Br), spiaggia Camerini, Villanova: ore 11 – Bari, Lungomare IX maggio, civico 8: ore 10 – Marina di Chieuti (Fg): ore 10.
Quella di Fare Verde Puglia non sarà una pulizia per preparare il litorale all’arrivo dei bagnanti, (ora abbandonato e lontano dall’attenzione di mass media, amministrazioni locali e, forse, di qualche ambientalista estivo), ma per ricordare che il mare e le spiagge non esistono solo con l’arrivo della stagione balneare e subiscono l’inquinamento dell’uomo per 12 mesi l’anno.
I volontari di Fare Verde che puliscono le spiagge colgono l’occasione per fare anche un censimento dei rifiuti più invadenti e i dati vengono utilizzati per sensibilizzare il Parlamento Italiano sulla necessità di attuare una politica per la riduzione a monte dei rifiuti. Già grazie alle scorse edizioni dell’operazione “Il mare d’inverno” Fare Verde ha scoperto il flagello dei “bastoncini cotonati” usati, che invadevano le spiagge italiane ed ha ottenuto una legge che ne prevede la commercializzazione solo se biodegradabili.
A tal proposito, il Presidente Nazionale di FARE VERDE, l’avv. Francesco Greco, afferma: “Fare Verde vuole richiamare l’attenzione sulla necessità di ridurre i rifiuti e riciclarli il più possibile. Le discariche devono essere considerate per quello che sono: l’ultima soluzione possibile per i rifiuti che non si riescono a eliminare o riciclare. Nuovi inceneritori, come quelli proposti dal Governo Renzi, in un ciclo virtuoso dei rifiuti, sarebbero inutili. Occorre migliorare la Raccolta Differenziata, ma soprattutto ridurre gli imballaggi “usa e getta” introducendo il “vuoto a rendere”! Inoltre, la miopia di autorizzare Trivelle petrolifere, potenzialmente mette a rischio la vera ricchezza della Puglia, il TURISMO, ma forse al Governo il benessere dei pugliesi non interessa, preferendo incassare pochi spiccioli dalle grandi multinazionali petrolifere”. Motivo per il quale, quest’anno, FARE VERDE ha deciso di non richiedere il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, non tutelando gli interessi dell’ambiente, ma solo quelli di inceneritori e trivelle petrolifere.