Il centrosinistra ha scelto il suo alfiere per l’imminente consultazione elettorale in cui si eleggerà il nuovo Sindaco che guiderà il paese per il prossimo quinquennio. Le consultazioni prima nel PD e poi al tavolo di coalizione hanno designato Giuseppe Taurino quale candidato dello schieramento che cercherà di conservare la guida del paese che dura ormai da un quarto di secolo. Lo abbiamo incontrato per conoscere sensazioni umori ed obbiettivi che lo hanno spinto ad accettare questa nuova avventura.
1993 – 2016 Da cosa scaturisce questa voglia di rimettersi in gioco dopo la sua prima esperienza in politica che sembra lontana anni luce?
“Due epoche completamente differenti; nel 1993 c’era l’esigenza di un rinnovamento totale della classe dirigente, nel pieno di tangentopoli, e con la prima elezione diretta del Sindaco i cittadini potevano scegliere la guida politica della loro comunità. Il contesto ora è completamente cambiato, il nuovo assetto legislativo, il venir meno di fatto delle province hanno generato la necessità di dare compiutezza alle nuove norme che hanno investito le amministrazioni locali, come l’Unione dei comuni che eroghi servizi reali nei territori a più alto indice di povertà. Tante le esigenze; ad esempio la marina di Casalabate in cui si avverte l’esigenza di spingere affinché diventi forte l’attrattiva turistica, continuando l’azione intrapresa dalla amministrazione uscente; le politiche giovanili, l’ambiente, tutti temi caldi che in questo nuovo assetto istituzionale fanno sintesi nella figura del Sindaco. Per chiunque vincerà, non sarà una cosa facile il perseguimento e l’attuazione dei problemi sul tappeto. La giunta Valzano ha fatto bene sul territorio, nonostante i continui tagli da parte del governo centrale. Nel momento in cui il Sindaco ha palesato l’intenzione di non candidarsi per un secondo mandato, ho raccolto con entusiasmo la richiesta pervenutami in maniera forte dalla sezione locale del partito democratico prima e da tutta la coalizione poi, decidendo con entusiasmo e con alto senso di responsabilità, visto che ciò che attende il nuovo inquilino del palazzo comunale; non è una sfida facile. Questa mattina ho cominciato con un giro nella zona artigianale, da me realizzata negli scorsi mandati, rendendomi conto delle nuove esigenze di un centro nevralgico per l’economia del paese. Quindi gli stimoli per affrontare questa nuova avventura sono tanti ma non manca l’entusiasmo e la voglia di fare bene con al centro il bene comune dei cittadini”.
Le accuse di aver favorito, in forza della sua posizione, il candidato Sergio Blasi, rivoltele soprattutto da uno degli esponenti del suo partito, potrebbero influire a suo giudizio sulla scelta di rieleggerla Sindaco da parte dei cittadini di Trepuzzi?
“Chi è chiamato a compiti di responsabilità amministrative e di governo ha sempre delle responsabilità. Io ho ricoperto diversi incarichi amministrativi e di governo importanti, e in tanti anni di attività politica non ho ricevuto mai alcun avviso di garanzia, ho esercitato con responsabilità i mandati conferitimi, sempre agendo nei limiti della legge. La magistratura, di fronte ad un esposto, ha fatto il suo dovere eseguendo tutti gli accertamenti e spero che giunga alle conclusioni quanto prima, in modo da sottrarre l’intera vicenda alle speculazioni della campagna elettorale”.
Proprio il suo appoggio alla candidatura regionale di Blasi ha generato qualche attrito con la segreteria provinciale, come è adesso il suo rapporto con Piconese ed il suo staff?
“In questo momento il mio primo pensiero è il futuro della mia città. Ritengo comunque che nel momento in cui la segreteria provinciale ha preso atto della ferma volontà della sezione del PD di Trepuzzi e degli alleati di governo di esprimere nella mia candidatura massima fiducia, ha rinunciato ad essere presente, con un atto di indirizzo, nelle scelte del partito a Trepuzzi fatte dai Trepuzzini. Gli atti di indirizzo c’è li siamo sempre dati da soli, non a caso governiamo il paese da venticinque anni con la stessa maggioranza, segno che le nostre scelte sino ad oggi ci hanno dato ragione. La segreteria sicuramente ha acquisito quella serenità tale da comprendere quanto la nostra sezione, che non ha mai perso una qualsiasi competizione elettorale a qualunque livello, sia forte e molta viva e possa gestire in piena autonomia le scelte riguardanti il nostro paese”.
Nei giorni scorsi il Sindaco Valzano a mezzo stampa ha espresso il suo disappunto per i continui episodi in cui la sua stessa maggioranza fa mancare in Consiglio Comunale il numero legale che viene garantito dalla presenza dell’opposizione: la preoccupa, nel caso di una vittoria, questo genere di comportamenti?
“Penso che l’attuale maggioranza abbia risentito al proprio interno, di umori altalenanti. Sicuramente sarà prioritario un chiarimento con tutte le componenti della coalizione che compongono questa maggioranza e eventualmente quella futura. Bene ha fatto Oronzo Valzano a denunciare questo stato di cose, segnale della sofferenza di questi cinque lunghi anni, poiché spesso nel percorso amministrativo le maggiori insidie sono venute da coloro che dovevano sostenere l’azione di governo. Prima che alla stampa Oronzo Valzano aveva esposto la sua disamina all’interno della assemblea del PD che ha scelto la mia persona come candidato di coalizione, e che avrà un seguito in nuove assemblee in cui dovrà confrontarsi per fare in modo di evitare situazioni incresciose all’interno della coalizione che si candida a guidare ancora il paese per i prossimi anni”.
Ci può illustrare in breve le linee guida del suo programma elettorale?
“Nel solco di questa nuova avventura le idee per costruire un nuovo rapporto con la città sono abbastanza semplici e potrebbero sembrare addirittura scontate: parliamo naturalmente di miglioramento della qualità della vita, della riqualificazione dell’ambiente, di Casalabate, del recupero della memoria storica, cammino che ho già intrapreso con il Gal per quanto riguarda il monastero di Sant’Elia, del sistema dei beni culturali che non deve essere patrimonio della sola città ma di tutta l’Unione dei comuni di cui Trepuzzi fa parte. Tre anni fa proposi la fusione di Trepuzzi Squinzano e Campi come una provocazione, poiché sono convinto che oggi debba esservi un modo diverso di intendere la municipalità che porti i nostri comuni ad essere in competizione con la città di Lecce nell’offerta e promozione dei servizi. Bande a Sud, nato da un’idea condivisa tra amministrazione e Gal, è diventata una realtà che continua a radicarsi sempre di più sul territorio, Città del Libro a Campi, Città della Musica a Squinzano, mettendo in rete questi eventi riusciremo a creare quella rete che crea nuove opportunità di lavoro e di promozione territoriale nei diversi momenti dell’anno, perché la Cultura può e deve essere volano della nostra economia”.
Il centro sinistra ha il suo candidato, anche se non proprio nuovo di zecca, l’auspicio per la brava gente Trepuzzina è che sia un usato sicuro.