Novoli, 23-24 aprile “Alla salute!…”, la prima commedia in vernacolo di Tonio Calabrese

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Tonio CalabreseNovoli (Le) – Sarà il Gruppo Teatrale “Le Sarmente”, diretto da Gegè Spada, a portare per la prima volta sulle scene, sabato 23 e domenica 24 aprile, la prima commedia in vernacolo scritta dal novolese Tonio Calabrese, dal titolo “Alla salute! – Alla morte… nc’è rimetiu”.

Un esilarante lavoro teatrale ambientato nella Novoli di fine anni ’60 e inizio anni ‘70 che racconta le vicissitudini di una famiglia in cui moglie e figlie sono costrette a subire le disposizioni autoritarie di Donatuccio Firroddha, un padre-padrone avvezzo al vino e al gioco, tanto da voler costringere la figlia maggiore a sposare un ragazzo ahimè demente, vicino di casa, che da tempo illude per estorcergli in realtà il denaro necessario a pagare i debiti di gioco e di “bevute” presso la putea te la Parma.

Fortunatamente, l’equilibrio familiare sarà mantenuto intelligentemente dalla moglie che, come tutte le donne, ne sa una più del diavolo: nel confronto tra vecchie e nuove generazioni, Maria Carizza non solo si opporrà alla richiesta delle figlie di divorziare in virtù della legge Fortuna-Baslini testé approvata in quegli anni, ma con la complicità di vecchi compari e amici di famiglia riuscirà, con un’esemplare punizione dantesca, per la legge del contrappasso, a far pentire sinceramente il marito e a fargli cambiare idea e stile di vita.  

Da qui il sottotitolo ripreso da un vecchio adagio, ma opportunamente variato: “Alla morte… nc’è rimetiu”. La vera morte, infatti, è anzitutto quella dell’animo quando è in preda e affoga nelle passioni, nei vizi e nei difetti tanto da far soffrire sé stessi e gli altri. A tutti è concessa sempre la possibilità di “ri-vivere”: basta riconoscere i propri errori, pentirsi e cambiare stile e ideale di vita.

Sullo sfondo il buon moscato novolese, Sant’Antonio, la famiglia dei Martini che da Novoli e dintorni acquistavano le uve pregiate per i loro famosi distillati, i valori religiosi e della famiglia unitamente a qualcosa di personale e, tra le righe,… un sonetto, anch’esso in vernacolo, del novolese Francesco Mazzotta.
Il tutto condito dalla giusta dose di sana ironia che oltre a far divertire il pubblico lo indurrà a riflettere per trarre, da quanto partecipato, una lezione di vita.
Conosciuto piuttosto come organista e compositore, attualmente diplomando in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio Musicale “N. Rota” di Monopoli, in realtà Tonio Calabrese è docente di Materie Letterarie e da sempre, tra i vari interessi, nutre e cura la passione per il teatro in vernacolo e, dunque, per il dialetto.

Compagnia teatrale Novoli“Si tratta – afferma l’autore – di uno dei tanti lavori teatrali custoditi nel cassetto insieme ad altri progetti, anche musicali, che finalmente trova concretezza grazie alla gentile e amichevole disponibilità di Gegè Spada e dei suoi simpatici compagni di avventure che da subito, senza esitare, hanno creduto con fiducia in questo prodotto. La commedia, intrisa di elementi anche personali, cerca di rifarsi comunque a quello che era lo stile del teatro in vernacolo del compianto professor Mario Teni, cui ho voluto dedicare il copione che lo stesso maestro aveva già letto e apprezzato: una serie di vicissitudini tratte dalla realtà e per le quali l’ironia è data non dalla volgarità del linguaggio o da parole scurrili, ma dalle situazioni e dal loro evolversi e risolversi, dagli equivoci e dai fraintendimenti linguistici e dalle stesse caratteristiche dei personaggi. Ho voluto portare in scena – aggiunge Calabresedue vizi caratteristici dell’uomo, quello della dipendenza “dal bere” e del gioco d’azzardo, che Mario Teni desiderava affrontare sul palcoscenico, ma ai quali non era riuscito a dedicarsi a causa dei problemi di salute che lo avevano costretto ad allontanarsi dalla scrittura teatrale. Spero avergli fatto cosa gradita, mentre  continuo a ringraziarlo per le sue lezioni di vita e teatrali che mi ha trasmesso standogli accanto e collaborando con lui.”

Tutta la redazione di Paisemiu si congratula con Tonio Calabrese e con la Compagnia Teatrale “Le sarmente” diretta da Gegè Spada per aver voluto abbracciare un progetto prettamente novolese e, nell’attesa, esprime l’augurio brindando con loro: Alla salute!!!