Lecce – In occasione della “Giornata Internazionale del Jazz”, sabato 30 aprile 2016, nell’Auditorium del Conservatorio di Lecce, ore 20:30, concerto a tema, promosso dal Conservatorio “Tito Schipa” e affidato alla classe di Canto Jazz, tenuta da GAETANO RICCOBONO, della classe di Piano Jazz, tenuta da LUIGI BUBBICO e della classe di Musica d’insieme jazz, tenuta da Romano Pratesi. Promossa dall’Unesco nel 2011, la giornata ha lo scopo di diffondere la consapevolezza su questo stile musicale unico e di promuoverne i valori sociali e culturali.
Sull’onda ritmica e melodica di alcuni jazz standard di noti esponenti del genere, da Cole Porter a Duke Ellington, il concerto aprirà con “St. Louis Blues” (1914), popolare canzone di William Christopher Handy (“Il Padre del Blues”), ispirata da un incontro casuale dell’autore con una donna sconvolta dall’assenza del marito per le strade di Saint Louis.
Seguirà “Love for Sale” di Cole Porter, canzone tratta dal musical The New Yorkers in scena a Broadway, per ben 168 rappresentazioni, negli anni 1930-’31, nella quale una prostituta reclamizza diversi tipi di “amori in vendita” (l’amore antico, il nuovo amore, tutti i tipi di amore tranne quello vero).
A ruota in scaletta, “Black Narcissus”, storico brano del sassofonista Joe Henderson (dall’omonimo album del 1976), che tiene assieme jazz classico e post-bop, “I’m Beginning to See the Lights” (1944) di Duke Ellington, incentrato sulla romantica metafora della luce, e “Caravan” (1937), noto jazz di Juan Tizol e Duke Ellington spesso ripreso come commento musicale di scene “esotiche” per il carattere suggestivo e mediorientale del tema.
Il programma proseguirà con “East of the Sun (and West of the Moon)”, popolare canzone di Brooks Bowman, studente della Princeton University classe 1936, e con “Everytime We Say Goodbye” (1944), scritta da Cole Porter per il musical Seven Lively Arts: il brano, che ottenne da subito un grandissimo successo, racconta la malinconia di ogni separazione, insopportabile fonte di sofferenza per chi è innamorato.
Sarà poi la volta di “The Saga of Harrison Crabfeathers” di Steve Kun, dedicata al compianto giocatore di baseball yankee Thurman Munson, e di “Every Day I have the Blues” di Pinetop Sparks, resa nota da B. B. King e da Joe Williams con Count Basie (entrambe le versioni vinsero la Grammy Hall of Fame Award): questa canzone è poi stata ripresa da Carlos Santana nel suo album “The Legendary Santana” (2006).
Chiuderanno la serata “Rocks in my Bed” (1941) di Duke Ellington, “A Sentimental Blues” (1949) di Ray Charles e “Afternoon in Paris” (1957) di John Lewis & Sacha Distel.
INGRESSO LIBERO