Copertino (Le) – “Adotta uno scrittore” è stato lo slogan lanciato ieri mattina presso il Castello di Copertino dal sindaco dello stesso centro salentino, Sandrina Schito, che ha fortemente voluto la presenza dello scrittore napoletano Erri de Luca, insieme all’Amministrazione Comunale e ai presidi degli Istituti copertinesi, l’ITC Bachelet ed il Liceo Don Tonino Bello.
E lo scrittore-scalatore ha accolto l’invito, presentandosi come suo solito in punta di piedi nel suo semplice abbigliamento ed il carisma che da sempre lo contraddistingue.
Ci ha parlato della potenza della parola e della sua capacità di creazione che egli è riuscito a trovare solo nella Sacra Scrittura, dalla quale attinge i dettagli per creare le sue storie. Come quella del suo ultimo libro “La Faccia delle nuvole”, ricostruzione della storia di Giuseppe e Maria. Una storia di emigrazione: Giuseppe è un uomo del sud emigrato al Nord della Palestina che accetta di sposare una donna adultera, il cui unico destino sarebbe stato la lapidazione.
Erri de Luca come la stessa famiglia di Nazareth sente di essere un emigrato, un uomo accolto da un paese estero e che ha vissuto la rivoluzione in prima persona. Questo ha raccontato rispondendo alle domande degli studenti che gli hanno così permesso di parlare del suo rapporto con Napoli, della generazione odierna che definisce “ammutolita”, del muro del Brennero e dei flussi migratori dei quali siamo impotenti testimoni, nostro malgrado.
Domandando ad Erri a chi si ispiri come scrittore, egli risponde che non ha modelli, egli è influenzato dalle persone che incontra, che gli permettono di entrare in realtà nuove da cui trarre “scintille di felicità”.