Lecce – Partita spettacolare al “Via del Mare” tra Lecce e Foggia, ma a trionfare sono i dauni, vittoriosi per 2-3 dopo un grande avvio con due gol in 5′, entrambi firmati dal cannoniere del Girone C Pietro Iemmello. I giallorossi, incassato il micidiale colpo, hanno abbozzato una reazione, formalizzata poi dall’1-2 di Moscardelli. Il tris di Sarno, arrivato poco dopo la segnatura che ha dimezzato il passivo, ha un po’ tagliato le gambe a Papini e compagni, costretti nella ripresa a risalire l’Everest rossonero anche a causa della scelte di De Zerbi. Doumbia, con un guizzo personale, ha propiziato il rigore del 2-3 trasformato da Lepore. Ora per conquistare la finale servirà vincere allo “Zaccheria”.
Perucchini 5,5: Può poco sul formidabile uno-due foggiano in avvio. Colpevole di non aver concretizzato il miracolo sulla rete di Sarno. Ripresa in controllo.
Alcibiade 5: Fatica a prendere i riferimenti ai veloci esterni foggiani. Poco propositivo in costruzione.
(15’st Surraco 6,5: Entra e dà brio alla manovra offensiva. S’incaponisce troppo in due tiri da fuori forse troppo anticipati ma il suo ingresso cambia la storia del match.)
Cosenza 5: Brutto errore sul primo gol di Iemmello, quando legge male la traiettoria difensiva e “buca” il colpo di testa. La pressione degli attaccanti del Foggia è un pesante crash test, fatica a ritornare a galla.
Abruzzese 6: L’ultimo a mollare della difesa. Confeziona l’assist per il primo gol giallorosso con la sponda e salva qualche difficile situazione nella ripresa.
Lepore 7: Il pallone del rigore pesava come un macigno, e la forza d’animo per trasformare quel tiro è da vero leader. L’episodio condisce comunque una partita di gran sacrificio, iniziata male e cambiata con continui contrasti e palloni “puliti”.
Salvi 5: Tocca pochissimi palloni e costruisce la solita partita di grinta per rispondere al meglio ai sussulti avversari. Oggi non è bastata.
Papini 5: I primi dieci minuti di partita sono da film horror. Il centrocampo del Foggia primeggia sul rettangolo verde del “Via del Mare” e lui è costretto a girare a vuoto per domare le linee di passaggio di Agnelli, Vacca e Riverola.
Legittimo 5,5: Dalle sue parti agisce un brutto cliente come Sarno, lui fa il possibile ma contro l’estro del genietto campano si poteva fare poco.
Doumbia 6: Assente nel primo tempo, è importantissimo quando s’inventa dal nulla l’azione del rigore su una palla destinata al fondo. Solita corrente alternata.
(39’st Sowe 5: Gioca pochi minuti ma ha sul groppone il mancato stop in occasione del rimpallo finale sulla parata abbozzata di Narciso.)
Moscardelli 6,5: Lotta come un leone fino alla fine. Segna un gol e ne sfiora altri due, confezionando anche l’occasione finale.
Liviero SV: Pochi minuti per lui, giusto il tempo di perdersi l’uomo in occasione del primo gol. Sacrificato dopo la doppietta di Iemmello.
(21’pt Caturano 6: Dà un’altra veste all’attacco. Con il suo ingresso il Lecce ha dinamismo e maggiori sbocchi offensivi. Peccato per quell’occasione sprecata).
All. Braglia 4: Lo scatto iniziale del Foggia è figlio delle scelte sbagliate del tecnico, fin troppo rinunciatario nell’attendere una squadra da attaccare soprattutto per le deficienze difensive. Rattoppa qualcosa con l’uscita di Liviero per Caturano e cambia il leitmotiv tattico, ma risalire la china così contro una squadra come il Foggia era difficile. Servirà il tutto per tutto nel ritorno.