Porto Cesareo, sabato da incubo e traffico in tilt. Monta la protesta degli automobilisti esasperati

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Ingorghi a P. CesareoPorto Cesareo (Le) – Sono ore di “passione” e non più spensierate passeggiate al mare per “ingannare” la calura estiva quelle di centinaia di automobilisti che oggi – ma anche il 10 agosto u.s. – sulla provinciale che da Porto Cesareo conduce alla vicina frazione di Torre Lapillo si sono ritrovati letteralmente ostaggi nelle loro autovetture, imbottigliati in un traffico caotico e compulsivo per un tempo smisurato.

Auto in fila alla ricerca disperata di strade alternative. Mezzi di soccorso impossibilitati a svolgere la propria funzione, Polizia Locale pressoché assente o insufficiente: questo è quanto denunciato dai malcapitati turisti – ma pure dai tanti residenti – che popolano la piccola marina ionica nei mesi estivi, facendo innalzare la densità demografica fino a quasi centomila abitanti. Una popolazione che cresce smisuratamente in un paese – Porto Cesareo – forse non sufficientemente strutturato per gestire un numero così significativo di persone. La località, infatti, nei mesi invernali, ospita poco meno di seimila anime; un numero, poi, destinato a crescere vertiginosamente da Maggio a Settembre.

Ingorghi a P. Cesareo 2Questo pomeriggio, già a partire dalle 17.30, gli ingorghi sono stati causa di un malessere generale che ha provocato, fra gli automobilisti, reazioni inconsulte, alcune da censura. Le auto hanno stazionato a motore spento lungo tutta la SP 340 partendo dall’incrocio con via dei Bagni (in corrispondenza del lido Tabù) ed arrivando fino alla rotonda che incrocia la SP 359 (l’intersezione che conduce a Veglie, San Pancrazio, Avetrana o Nardò …). Un serpentone chilometrico che non ha dato via di scampo a quanti facevano rientro nelle proprie abitazioni o avevano intenzione di recarsi ad ammirare il tramonto in riva al mare.

Le cause sono ancora tutte da accertare e, certamente, le autorità preposte non mancheranno di adoperarsi per porre rimedio a tanto disagio. Ma la preoccupazione, nel frattempo, cresce sempre più in vista della giornata di domani e di lunedì, quando migliaia di bagnanti torneranno a riversarsi nella caotica e ridente cittadina che, anno dopo anno, continua a crescere in consenso per la qualità delle sue spiagge e strutture ricettive. Anche se non mancano i mal di pancia sulla gestione del piano traffico, del servizio di nettezza urbana, sulla viabilità e sui servizi ad essa connessi … Storie di ordinaria amministrazione, certo, ma che hanno sempre e comunque una ricaduta negativa sul cittadino costretto a non potersi godere in grazia di Dio e come avrebbe desiderato gli ormai pochi giorni di vacanze e relax che ci si può concedere in un momento storico in cui la parola “crisi” ha diritto di cittadinanza in ogni dove. 

Vero è anche che parte dei problemi sono riconducibili al ben noto fenomeno della sosta selvaggia da parte degli automobilisti che posteggiano le proprie vetture secondo modalità degne del peggior malcostume. Per la maggior parte degli intrepidi delle quattro ruote, infatti, una guida esemplare o un parcheggio che rispetti le norme del Codice della Strada sono qualcosa di sconosciuto, al pari dell’educazione civica. D’altronde, perché farsi 50 metri a piedi e in salita quando è più pratico posizionare l’auto di fronte a un passo carrabile, sopra un marciapiede, in doppia e tripla fila o sporgente così da sfiorare le carrozzerie entrando?