Melfi (Pz) – La storia recente delle sfide intercorse tra le due squadre dimostra che Lecce-Melfi non può essere considerato un duello dall’esito scontato nonostante la netta asimmetria dei valori messi in campo dalle due compagini, e poco importa se i lucani hanno avuto un inizio di stagione tutt’altro che esaltante: l’“Arturo Valerio” di Melfi si è dimostrato anche oggi un campo tutt’altro che agevole per i giallorossi che in avvio di match hanno dovuto fronteggiare le insidiose ripartenze veloci tipiche di una squadra che non ha nulla da perdere e che ci tiene a fare uno sgambetto all’attuale capolista.
Il tasso di difficoltà non eccessivo del match, spinge mister Padalino a preservare i singoli apparsi più in affanno negli ultimi giorni ed è così che Ciancio lascia il posto a Contessa mentre il forfait di Gomis rappresenta per Bleve la prima occasione per mettersi in mostra in campionato sotto gli occhi del nuovo allenatore.
Come detto, la prima mezz’ora vede il Melfi sorprendere con numerose ripartenze il Lecce che però riesce sempre a limitare i danni grazie alle imprecisioni degli avanti gialloverdi o all’attenzione tra i pali di Bleve. Ancora una volta, la difesa giallorossa appare non impeccabile e l’approccio al match degli uomini di Padalino sembra tutt’altro che perfetta.
Come di consueto in questa stagione, a sbrogliare la matassa è Salvatore Caturano, ex di giornata, che nel giro di due minuti segna due goal che sorprendono i padroni di casa e li mettono al tappeto. I fischi per il bomber di Scampia arrivano assordanti da parte dei suoi ex tifosi ma è sempre lui a guidare insieme a Torromino le offensive del Lecce che come da volontà dell’allenatore non si placano nonostante il risultato di netto vantaggio. Ad un minuto dal termine del primo tempo potrebbe essere ancora Caturano a siglare la tripletta personale ma l’estremo difensore di casa Viola è abile a sventare il pericolo in tuffo.
Nella ripresa, l’allenatore del Melfi Romaniello inserisce Pompilio per Defendi mentre Padalino conferma l’undici del primo tempo. All’ottavo minuto è il solito Gammone che prova ad accorciare le distanze per i padroni di casa ma Bleve para e, sul capovolgimento di fronte, il Lecce riesce a siglare il terzo goal con Giosa che buca Viola da fuori area con un rasoterra preciso sul secondo palo.
Romaniello inserisce Foggia per De Vena ma a fare il gioco è sempre il Lecce che ci prova dal limite dell’area piccola con Pacilli che trova Viola pronto a deviare. Poco più tardi nel Lecce Maimone e Drudi prendono il posto di Mancosu e Giosa mentre nel Melfi Demontis rileva Gammone, stanco dopo una prova tutto sommato positiva e propositiva.
Ad un quarto d’ora dal termine, sul risultato di 3-0, il Lecce accusa un calo fisiologico che dà modo al Melfi di proporsi ancora in avanti. Il neo-entrato Demontis, però, trova la buona opposizione di Bleve mentre il gran tiro da fuori di Pompilio si spegne di poco alto sopra la traversa.
Padalino prova a coprirsi inserendo Ciancio per Pacilli ma poco più tardi è lo stesso Pompilio ad imbeccare Foggia che batte Bleve con un tocco morbido che mette fuori causa il portierino giallorosso. Nonostante l’errore che ha portato al goal del Melfi, Bleve dimostra di essere in giornata di grazia al novantesimo, quando riesce a deviare in corner un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un tocco di mano di Vitofrancesco e battuto in modo non impeccabile da Pompilio.
Il Lecce continua a mantenere la vetta della classifica in attesa del Foggia che dovrà necessariamente vincere contro la Vibonese per agganciare i giallorossi. Ancora una volta decisivo è stato l’apporto di Caturano che, con cinque goal segnati in tre partite di campionato, si candida ad essere un vero e proprio trascinatore per la squadra di Padalino. Volendo trovare un difetto, si potrebbe sottolineare il calo di tensione accusato nell’ultimo quarto d’ora e qualche meccanismo da rodare a dovere in difesa ma il Lecce continua a vincere e ad occupare il primo posto in classifica.