Novoli (Le) – Sarà intestato al celebre commediografo novolese Mario Teni il Teatro Comunale che domina la centralissima piazza Regina Margherita a Novoli.
L’Amministrazione Comunale aveva già deliberato in tal senso lo scorso 3 maggio ritenendo il prof. Teni uomo degno di tale onorificenza in quanto per tutta la sua vita ha considerato il teatro comunale come la sua seconda casa giacché sempre presente sia in veste di regista sia quale valente collaboratore degli impresari-gestori dello stesso stabile.
Proprio domenica scorsa, 11 settembre, nel corso di un evento magistralmente moderato da Giorgia Salicandro, giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia, si era tornati a parlare di Teatro e della sua storia, in occasione della ristampa anastatica dell’opuscolo curato da Domenico M. Toraldo, “Il teatro comunale di Novoli. Un secolo di storia”, pubblicato nell’ormai lontano 1988 e riproposto dalla casa editrice Spagine.
In quell’occasione, il Sindaco di Novoli, Gianmaria Greco, opportunamente sollecitato dalle domande della moderatrice e del pubblico presente in sala, aveva ribadito la sua ferma intenzione di perseverare negli intenti della sua Giunta, ovvero intestare lo storico teatro al compianto prof. Teni, venuto a mancare nel maggio 2010.
Roma locuta causa finita: parafrasando Agostino d’Ippona, a mettere fine alla querelle che, negli ultimi mesi, ha vivacizzato il confronto fra Amministratori e cultori della Storia Patria novolese, è stato proprio il Ministero dell’Interno per il tramite del Prefetto di Lecce che, udito il parere della Società di Storia Patria per la Puglia e non ravvisando la presenza di alcun elemento ostativo, ha accolto l’istanza formulata dal Comune di Novoli concedendo il via libera a che si proceda secondo gli intenti del Sindaco e della sua Giunta e derogando, di fatto, il divieto di intitolare vie, piazze o altri luoghi pubblici a persone decedute da meno di dieci anni.
A quanti, fra i novolesi, hanno contestato la scelta del nome e criticato il metodo adottato (c’è infatti chi avrebbe voluto un maggiore e più legittimo coinvolgimento in fase decisionale, magari attraverso un referendum popolare o un passaggio in Consiglio Comunale) non resta che farsene una ragione ed attendere la data che, presto o tardi, si conoscerà per la cerimonia di intitolazione.