Lecce – Vittoria per una coppia di salentini che aveva chiesto alla nota compagnia Ryanair di essere risarcita per un ritardo aereo durato più di quattro ore. La sentenza è stata emessa dal Giudice di Pace di Brindisi, Franco Orlando, il quale ha accolto integralmente le richieste risarcitorie avanzate dall’Avv. Stefano Gallotta, difensore dei due viaggiatori e segretario di Codici Lecce.
La coppia, residente a Brindisi, era arrivata in aeroporto nel primo pomeriggio del 7 dicembre 2015, ma appena giunta sul luogo era stata informata del ritardo del volo Ryanair Bari – Berlino, senza ricevere reali giustificazioni sulle cause del disservizio. Un’attesa che si era protratta per più di quattro ore, più dei limiti fissati dalla normativa europea. Ulteriori disagi erano poi sorti quando i due turisti, arrivati finalmente a destinazione, si erano ritrovati “abbandonati al loro destino” dalla compagnia e, non potendo neppure raggiungere l’albergo con la navetta prenotata dall’Italia, erano riusciti solo in extremis a prendere un taxi ed arrivare in albergo in piena notte, rinunciando così alla prima serata del breve soggiorno nella capitale tedesca.
Al rientro in Italia, i coniugi, associati a Codici Lecce, decisero di citare per danni la compagnia irlandese, chiedendone la condanna agli indennizzi contrattuali di 800,00 euro e al risarcimento supplementare, quantificato in 300,00 euro, per i maggiori danni subiti. Nei giorni scorsi la sentenza definitiva del Giudice di Pace di Brindisi Franco Orlando, che ha accolto tutte le domande di risarcimento, condannando la Ryanair al pagamento integrale dei danni per una somma complessiva di 1.100,00 euro, escluse le spese legali.
L’avv. Stefano Gallotta, segretario di Codici Lecce e difensore dei due passeggeri, commenta così la sentenza: “Questa pronunzia consolida un orientamento giurisprudenziale che, prendendo le mosse dall’art. 12 e dai considerando sub n. 22 del Regolamento CE 261/2004, nonché dalle molteplici pronunzie rese negli ultimi anni dalla Corte di Giustizia Europea, ha ripreso vigore anche in Italia, riconoscendo ai passeggeri, vittime di cancellazioni e ritardi, non solo l’indennizzo di cui al richiamato Regolamento CE 261/2004, per importi che, per inciso, variano da 250 e 600 euro in base alla lunghezza della tratta e che, a distanza di 13 anni dal dato normativo, andrebbero ormai adeguati al maggior costo della vita, ma anche l’ulteriore ristoro per i disagi subiti dai passeggeri”.
Una vittoria che si aggiunge a quelle già ottenute da Codici Lecce in processi precedenti, prova dell’ottimo lavoro svolto dall’associazione che si batte da sempre per i diritti dei consumatori.