Lecce – Fino a non molti anni fa, la sfida tra Lecce e Reggina era un classico della lotta per non retrocedere dalla serie A e, a mezzo secolo esatto dall’inaugurazione del Via del Mare, a rincarare la dose di nostalgia, c’è l’allenatore calabrese, Zeman, figlio del boemo che tanto ha fatto sognare i tifosi giallorossi a suon di 4-3-3. Oggi, però, le due formazioni si sfidano nella terza serie italiana con obiettivi evidentemente diversi tra loro.
Nonostante sia una squadra decisamente più modesta rispetto ai padroni di casa, la Reggina prova fin dall’inizio a mantenere il possesso palla ma a rendersi pericoloso per primo è il Lecce con una botta da fuori di Lepore che si spegne poco lontano dal sette. Gli ospiti giocano un calcio aggressivo e, già al quattordicesimo, a farne le spese è Kosnic per un brutto intervento su Caturano all’altezza del centrocampo. Meluso chiede a gran voce dalla panchina l’espulsione del difensore centrale ma per il direttore di gara basta il cartellino giallo.
Come fatto dalla Casertana due settimane fa, anche la Reggina è ben schierata in difesa e non rinuncia a proporsi in avanti sfruttando la velocità dei suoi undici che spesso mette in difficoltà la retroguardia giallorossa. Ad un minuto dalla mezz’ora, quando Vitofrancesco spedisce un cross nel cuore dell’area di rigore, è Mancosu a svirgolare la non semplice conclusione al volo verso la porta difesa da Sala.
Al trentasettesimo, Padalino deve far fronte al forfait di Pacilli per un infortunio alla mano e manda in campo Vutov nel ruolo di esterno destro d’attacco. I padroni di casa provano ad attaccare principalmente dalla destra ma il parziale del primo tempo rimane inchiodato sullo zero a zero.
Nella ripresa, a tornare in campo sono gli stessi undici che hanno concluso il primo tempo e, al Lecce, bastano tre minuti per passare in vantaggio quando Lepore batte una punizione conquistata da Torromino ma trova Sala a respingere in tuffo il pallone su cui si fionda Caturano che batte di destro l’estremo reggino. 1-0 Lecce.
Dopo il goal, il Via del Mare è una bolgia mentre i giallorossi sembrano galvanizzati dal risultato favorevole e si propongono in avanti anche grazie ad una serie di numeri di Torromino tra grandi stop e avversari saltati con il pallone al piede: anche Giosa prova a cercare la via del goal ma trova la traversa a negargli la prima gioia stagionale. Proprio il fantasista ex Crotone, poco prima della mezz’ora, lascia tra gli applausi dei tifosi il posto a Doumbia mandato in campo per restituire un po’ di velocità al reparto offensivo del Lecce. Dall’altra parte la Reggina inserisce Knudsen e Tommasone per Bangu e Coralli e, quando si propone in avanti, crea grattacapi al reparto arretrato giallorosso pur non arrivando quasi mai alla conclusione. Padalino, a un quarto d’ora dal termine, gioca l’ultima carta Arrigoni al posto di Fiordilino che era stato preferito nella formazione titolare.
A tre minuti dal novantesimo, proprio Arrigoni orchestra una bella ripartenza e, arrivato al limite dell’area avversaria, serve Caturano che spedisce di poco sul fondo un tiro sul secondo palo alla sinistra di Sala.
Il direttore di gara assegna quattro minuti di recupero in cui il Lecce lotta contro i crampi ma riesce a difendere con i denti la vittoria di fronte ad una Reggina tutt’altro che arrendevole.
Il TabellinoLecce – Bleve; Vitofrancesco, Cosenza, Giosa, Ciancio; Fiordilino, Lepore, Mancosu; Pacilli (Vutov dal 38’pt), Caturano, Torromino (Doumbia dal 19’st). In Panchina: Chironi, Gomis, Contessa, Arrigoni, Monaco, Tsonev, Drudi, Vinetot, Maimone, Persano. Allenatore: Padalino.
Reggina – Sala, Gianola, De Francesco, Coralli (Tommasone dal 25’st), Oggiano, Botta, Kosnic, Porcino, Cane, Bangu (Knudsen dal 22’st), Possenti. In panchina: Licastro, Maesano, De Bode, Carpentieri, Lo Ameth, Cucinotti, Bianchimano, Romano, Lancia. Allenatore: Zeman.
Ammoniti: Kosnic (R), Caturano (L).
Marcatori: Caturano (L, 3’st).
Spettatori: 11928.