I salentini sono alle prese con numerose assenze. Il giudice sportivo, oltre all’allenatore Pasquale Padalino, ha fermato Cosenza (due turni dopo l’espulsione seguita al fallo violento su Strambelli) e Fiordilino. In più Giosa continua ad allenarsi a parte. C’è emergenza quindi nel pacchetto difensivo che, al netto del possibile turnover che Padalino potrebbe operare, potrà vedere lo spostamento al centro di Ciancio al fianco di Drudi, con Vitofrancesco e Agostinone (rientro dal primo minuto) sulle fasce. Una scelta interessante potrebbe essere il lancio del classe 1996 Gianmarco Monaco, centrocampista centrale prodotto del vivaio giallorosso reduce da uno scorso anno scoppiettante al Foligno, in Serie D. Il ragazzo leccese dovrà farsi trovare pronto in una posizione non propria.
Dalla cintola in su, il ritorno di Mancosu potrebbe spingere a nuove soluzioni. Arrigoni, complice anche l’assenza di Fiordilino, dovrebbe riprendere le chiavi del centrocampo, e Marconi sarà l’ariete offensivo.
Le diverse motivazioni caricano il Messina, alla ricerca di punti-salvezza per evitare i play-out. Il tecnico Cristiano Lucarelli potrebbe cambiare lo schieramento tattico dei suoi, passando dal 3-5-2 (impiegato nel 3-4 con il Melfi) al 4-3-3. La variabile fondamentale che induce l’ex bomber livornese è il ritorno del terzino sinistro De Vito. Ballottaggio al centro tra Maccarone e Bruno per affiancare Rea. A centrocampo Ricozzi è ancora indisponibile al pari del perno offensivo Plasmati. Il trequartista, dietro le punte Milinkovic e Madonia, sarà Foresta. Da segnalare il rientro in gruppo di Anastasi, potenziale carta offensiva da giocare a partita in corso.